06/01/2015 08:55
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Per la prima volta, l'uno contro l'altro: Andrea Stramaccioni aspetta Rudi Garcia. Uno, il tecnico bianconero, romano e romanista, però la Roma l'ha trovata in due occasioni (un pareggio e una sconfitta); l'altro, il francese, l'Udinese, l'ha affrontata sempre due volte (due vittorie). Rudi deve vincere per forza se vuole mantenere il ritmo scudetto, Andrea sogna i tre punti ma per la sua Udinese non sono un'ossessione. Entrambi sono vittime della Coppa d'Africa e questo è un problema non solo di oggi. «Quest' anno dobbiamo vincere almeno un titolo», la presa di coscienza del tecnico francese; «Vogliamo continuare a crescere, ma davanti avremo la squadra tecnicamente migliore del campionato. Spero che Totti recuperi al cento per cento per il derby...», la considerazione sibillina di Strama, che prova il Davide contro Golia. G
arcia è chiamato a ritrovare la Roma, reduce da un fine 2014 non brillantissimo, nemmeno nelle vittorie. «Ogni squadra può migliorare su tanti punti, ad esempio noi possiamo e dobbiamo essere più efficaci in difesa o in attacco. La cosa che non deve cambiare è la filosofia di gioco che ci deve portare ad attaccare e segnare. Tutti dovranno dare il massimo per la maglia», il credo di Rudi. Che oggi dovrà fare a meno, su tutti, di Gervinho, la sua anima imprevedibile. L'avviso ai naviganti è chiarissimo: «La strada giusta da seguire si chiama Ljajic: Adem non ha aspettato che Gervinho se ne andasse per la coppa d’Africa per mostrare la sua importanza nella squadra. Mi aspetto da tutti la stessacosa: prendere questo spazio vuoto"