09/01/2015 09:10
GASPORT (M. CECCHINI) - Carica, sciacquo, risciacquo, centrifuga: esame superato. La «lavatrice» olandese ha superato il nuovo test di garanzia e adesso è pronta a tornare a lavorare come sa. Kevin Strootman stavolta è rientrato davvero. Niente a che vedere con la passerella di novembre col Torino oppure con il rugginoso contributo offerto a Mosca col Cska o in casa col Sassuolo. A Udine l’«orange» ha suonato tutt’altra musica, quella che Rudi Garcia aspettava di riascoltare da lui dopo il terribile infortunio al ginocchio occorsogli a marzo a Napoli e costatogli anche il Mondiale. Non a caso l’allenatore giallorosso martedì a fine partita ha scherzato così: «Kevin ora non lava solo il bianco e nero (dei friulani, ndr), ma anche i colori». Nota bene: il soprannome «lavatrice» è stato lo stesso Garcia a coniarglielo, «perché anche se gli danno dei palloni sporchi, lui li restituisce puliti».
IDEA ROMBO Per questo l’allenatore, in vista del derby, sta pensando a un cambio di modulo che consenta l’utilizzo di tutti i centrocampisti a supporto di (sole) due punte, che a questo punto potrebbero essere anche Destro e Totti, tenendo Iturbe come carta a sorpresa. Tutto questo, sempre se Ljajic non recupererà al meglio. Ieri il serbo accusava ancora fastidio al ginocchio, nonostante l’ematoma sia in diminuzione. In ogni caso, avere Strootman in grande condizione è una garanzia per le eventuali rotazioni.
«STO TORNANDO» «Voglio giocare e tornare al mio livello – dice infatti l’olandese ai microfoni di Sky –. Ho firmato per cinque anni, ma fino ad ora ho giocato solo 67 mesi, voglio giocare e aiutare la squadra, questo è l’importante per me». Doveroso, poi, che il centrocampista si schermisca quando si parla del suo futuro, visto il forte interesse del Manchester United. «Se parlassi di un altro club, mancherei di rispetto e non voglio fare questo. Ho lavorato otto mesi per tornare e il rientro è stato duro: ho giocato con il Sassuolo non bene, a Mosca sono entrato e ho sbagliato. Dopo la sosta, però, mi sono allenato con più fiducia e ora sto meglio fisicamente. Ancora non sono al cento per cento, ma ci sto arrivando».
«SIAMO MIGLIORATI» Quello che serve per puntare allo scudetto: «Noi siamo più forti dell’anno scorso. Abbiamo comprato grandi giocatori e siamo migliorati ogni giorno. Questo per noi è importante. Certo, la Juventus ha una grande squadra, ma noi guardiamo solo la prossima partita». Non proprio una qualsiasi. «La Lazio è più forte dell’anno scorso e lo sappiamo ma anche noi. Insomma, sarà una partita difficile, un po’ strana, ma di sicuro una grande sfida per noi». L’obiettivo è chiaro: «Dobbiamo vincere, prendere tre punti e andare primi in classifica». L’ambizione in salita è il guanto di sfida che Strootman ha lanciato al nuovo anno. A pensarci bene, forse anche questo rappresenta la cartina di tornasole di una forma ritrovata. La lavatrice, insomma, ha ripreso a funzionare a pieno regime. Chi ha palle sporche da lavare, a Trigoria, si accomodi pure. Kevin è tornato e non vuole fermarsi più.