Totti o Destro? Garcia studia una doppia Roma

17/01/2015 09:37

GASPORT (A. PUGLIESE) - Chissà, magari in testa sua ha già deciso da un po’, anche se poi il dubbio se lo porterà dietro fino alla fine. o ? o ? Il confine è labile, la differenza abissale. Soprattutto tattica, considerando la diversità degli attori. L’impressione, però, è che nonostante si sia allenato poco (una sola seduta vera) e l’attacco influenzale che l’ha debilitato a metà settimana, stasera a Palermo sarà , il prescelto del francese. «Il genio», l’uomo che gli ha evitato la sconfitta nel derby. «Ma se facciamo il conto di tutti gli allenamenti che ha fatto Francesco negli anni, allora posso tranquillamente dire che è pronto», ci scherza su . Come dire, chissà quante altre volte è andato in campo con un allenamento solo e poi ha fatto la differenza...

PERCHÉ FRANCESCO può scegliere per due motivi fondamentali: il primo è perché dopo il derby è in fiducia, vive un momento emotivamente esaltante, ha brillantezza fuori e dentro di sé; il secondo è che con un centrocampo in difficoltà (senza , e ) e chiamato stavolta anche a compiti difensivi, con ha una fonte di gioco in più, un uomo capace di abbassarsi, costruire e lanciare e . «Quello che fa ancora è una sorpresa — ha detto ieri Hidetoshi Nakata —. Nella Roma avevamo quasi lo stesso ruolo: c’era rivalità, non era facile andare d’accordo. Per me io ero avanti, ma non giocavo mai». Interpretazione bizzarra, ci dormirà lo stesso e stasera andrà a caccia del decimo gol al Palermo. «Con la Lazio è stato importante avanzarlo — dice — ma il suo gioco è anche quello di venire incontro. Cerchiamo sempre equilibrio anche nella fase offensiva».

PERCHÉ MATTIA A Trigoria, però, più di qualcuno pensa sia arrivato il momento di rivedere Mattia dal via. Anche qui per due motivi: il primo perché un’ulteriore panchina nella settimana in cui non si è quasi mai allenato sarebbe un’altra piccola grande bocciatura; il secondo perché si sta convincendo che difficilmente potrà lasciare Trigoria a gennaio e sa che per vincere ci sarà bisogno anche di lui. Ed allora farlo giocare a Palermo sarebbe un’iniezione di fiducia, un modo come un altro per ribadirgli stima. «Su di lui conto molto per tutta la seconda parte della stagione — dice il tecnico francese — Se ne è convinto anche lui? Bisognerebbe chiederglielo. Io quando ci parlo o lo vedo in allenamento mi sembra di sì». Magari stasera avrà una conferma, in un senso o nell’altro. Sempre che , alla fine, decida per lui e non per .