Gambe e punte che non girano. Idee confuse. I nodi di Garcia

05/02/2015 08:49

GASPORT (A. PUGLIESE) - Ci fosse di mezzo un pubblico ministero, avrebbe già aperto un fascicolo ad hoc, pronto alla fase delle indagini preliminari per capire davvero dove sono le colpe. Di ? Della società? Dei giocatori? Probabilmente, le responsabilità abbracciano tutte e tre le anime giallorosse, chi più chi meno. Di certo, per ora, c’è solo che la Roma è davvero evaporata e sembra la brutta copia della squadra spumeggiante di inizio stagione.

LA SQUADRA Oggi la Roma non gioca, sembra come un bimbo che ha smarrito la strada e non sa che fare. È spaesata, confusa, insicura. Di certo, ad esempio, manca qualità e palleggio nella coppia centrale di difesa, il che fa sì che il gioco fatichi subito, a volte ristagnando. e erano un’altra cosa ed è stato un delitto dividere la coppia (al netto dell’infortunio del brasiliano), e Yanga-Mbiwa invece non hanno piedi eleganti e l’unico che può impostare, Astori, è in un’involuzione senza fine. Così la palla invece che salire spesso si ferma, con appoggi laterali o all’indietro. Con la condizione fisica poi che è quella che è, il centrocampo è lento e le linee di passaggio per i centrali di difesa si affievoliscono. Così come davanti gli attaccanti non pressano ed i portatori di palla avversari sono liberi di giostrare come vogliono. Tra gli equivoci c’è poi , in condizioni fisiche a dir poco critiche, a cui si aggancia : prima esterno alto, poi basso, a volte centrocampista, con l’Empoli addirittura centravanti, con il risultato che si sta smarrendo pian piano a forza di cambiare posizione. Infine le palle inattive, quasi sconosciute. La Roma su calcio d’angolo sa solo mettere la palla dentro, su punizione si affida sempre ai tentativi diretti di , e . Mai uno schema, mai una giocata diversa, un’alternativa.

LA PREPARAZIONE Poi c’è la questione fisica, con la Roma che ha perso brillantezza, arriva seconda sul pallone e non ha l’agilità che ti permette di andare, scattare, vincere duelli, uno contro uno o recuperare palloni. Insomma, manca di reattività atletica, la grande accusa che aleggia su Paolo Rongoni, il portato da . I dubbi sono anche quelli di alcuni giocatori, costretti spesso a lavori sulle distanze lunghe o in palestra. Rongoni è un lavoratore, si andrà avanti così. Ma qualcosa verrà modulato diversamente.

IL MERCATO Di fatto, la Roma sul mercato si è rinforzata, questo è evidente. Ma è successo più perché Doumbia e hanno valori davvero importanti o solo perché vanno a sostituire giocatori che in questi primi sei mesi hanno dato poco () o niente (Borriello)? La Roma ci crede ed è ovviamente convinta della prima tesi, quella legata ai valori dei singoli. A , però, continua a mancare un centravanti vero, almeno così sembra. Doumbia lo è ma soprattutto di manovra, mobile, uno di quelli che tende anche spesso ad uscire. proverà a farlo come ci ha provato a Cagliari, ma non ha una confidenza rodata con il ruolo. In buona sostanza, l’uomo da 15-20 gol (anche se a Trigoria non lo vogliono) manca. Forse arriverà a giugno, per ora no.