10/02/2015 09:23
CORSERA (G. PIACENTINI) - In patria sono stati accolti come eroi e il presidente della Costa d’Avorio, con un editto, ha proclamato un giorno di festa nazionale. Per le strade di Abidjan c’erano centinaia di migliaia di persone a festeggiare la vittoria della Coppa d’Africa ottenuta domenica scorsa contro il Ghana al termine di una palpitante coda ai calci di rigore. Una vittoria che ha avuto tra gli assoluti protagonisti i romanisti Gervinho e Doumbia, autore di uno dei penalty nella finale di due giorni fa. Se potesse, anche Rudi Garcia farebbe una festa per il loro ritorno: il tecnico dellaRoma, infatti,li aspetta entro domani a Trigoria, ma in casa giallorossa non hanno ancora certezze. La federazione ivoriana non ha comunicato il piano di rientro dei calciatori, che comunque saranno nella Capitale al massimo giovedì mattina. Una mezza giornata di ritardo, però, potrebbe creare qualche difficoltà a Doumbia: l’ex attaccante del Cska Mosca, appena acquistato, dopo le visite mediche per avere l’idoneità, potrebbe dover tornare in Russia per sbrigare alcune pratiche burocratiche relative al suo trasferimento. Contro il Parma, insomma, ci sarà, ma partirà quasi sicuramente dalla panchina.
A differenza di Gervinho, che non ha certo bisogno di particolari accortezze per rituffarsi nella realtà romanista. L’ex Arsenal ieri è diventato, suo malgrado, un personaggio del web e la sua immagine seduto su una sedia, di spalle ai compagni che calciavano i rigori contro il Ghana, è finita in una serie di esilaranti fotomontaggi: così il giallorosso è stato inserito al fianco di Obama tra i grandi del pianeta, tra i giudici di X Factor, nello sbarco sulla Luna, ad un match di Mohamed Alì e ad uno di Roger Federer. Garcia, invece, lo inserirà nel tridente che affronterà il Parma, e non sarà l’unico innesto rispetto all’ultima uscita. Rientreranno anche Florenzi e Manolas, che hanno scontato la squalifica, e Daniele De Rossi: il centrocampista già da domani tornerà ad allenarsi con il gruppo, sarà poi il tecnico a decidere se farlo rientrare gradualmente o ributtarlo subito nella mischia, magari per concedere un turno di riposo a uno tra Pjanic, alle prese con una tendinite, o Nainggolan, che in pratica non si è mai fermato. Chi sicuramente non ci sarà ancora per un po’ è Victor Ibarbo, che ieri era a Barcellona dal professor Cugat per l’ultimo controllo al tendine rotuleo. Sta meglio, ma prima di tornare dovrà smaltire il problema al polpaccio.