16/02/2015 09:27
GASPORT (F. ODDI) - La notizia l'ha data lui stesso, sul suo profilo twitter: «Lazio-Roma 1-2 e gol, dajeromadaje», con tanto di cuoricini. L'utente twitter in questione è Alessio Montella, 16 anni a marzo, a segno nel derby, categoria Allievi Lega Pro, ore 15, in contemporanea con Roma-Parma (da cui il primo tweet di risposta, «almeno 'na gioia...»). Con papà Vincenzo si erano dati il cambio: all'inizio della stagione 201011 uno allenava i Giovanissimi Nazionali – l'ossatura dell'attuale Primavera, a partire da Verde – l'altro segnava coi dilettanti del Palocco (e gli capitò anche contro gli Esordienti della Roma, al Torneo «Dino Viola»). Fu un anno in cui cambiarono molte cose: a febbraio Montella padre salì in prima squadra al posto di Ranieri, non demeritò, ma la nuova società volle tentare la scommessa Luis Enrique. E nell'estate in cui Vincenzo faceva le valigie per Catania, il figlio – nato a Genova, dal matrimonio con Rita, finito più di 10 anni fa – si presentava a Trigoria.
RIVINCITA Durò poco: faceva parte del gruppo più considerato e numeroso del vivaio giallorosso, 51 giocatori divisi tra due tecnici, Muzzi e Rinaudo, a fine anno non venne confermato. Ma un anno dopo tornò, nei Giovanissimi Nazionali. Avesse fatto il centravanti come papà sarebbe finito nel cono d’ombra di Scamacca, gioca ala ma pure lì, nel gruppo dei ‘99, la concorrenza è forte: ha vinto lo scudetto, ma nelle finali non era neanche in panchina. Quest’anno le cose vanno molto meglio: trova ampio spazio – spesso in coppia con Ramon Muzzi, altro figlio d’arte – batte i rigori, e ieri ha sbloccato il derby con la Lazio (che aveva vinto 10 l’andata a Trigoria): Miceli ha pareggiato, Cappa ha segnato il 21, sapendo bene che in copertina non sarebbe finito lui.