17/02/2015 09:28
CORSERA (G. PIACENTINI) - Meglio il secondo posto in campionato o la vittoria in Europa League? Fino allo scorso anno, interrogando società e tifosi, le risposte sarebbero state differenti. Per i bilanci era preferibile il posto d’onore che garantisce la qualificazione diretta (e gli introiti derivanti) alla Champions League; i tifosi, che non hanno l’obbligo di ragionare con la calcolatrice in mano, preferiscono alzare un trofeo, anche perché la bacheca giallorossa non è che sia così ricca. Da questa stagione, poi, il regolamento consente alla vincitrice dell’Europa League di accedere direttamente ai gironi di Champions. C’è una sola eccezione: che quel posto vada alla detentrice della Champions stessa che, però, non si è qualificata alla competizione anche attraverso il suo campionato. In questo caso la vincitrice di Europa League va ai preliminari.
Alla luce di un cammino in campionato che si sta complicando partita dopo partita, quello che sembrava un obiettivo secondario, ora è diventato primario. Forse si spiegano anche così le scelte conservative - Totti e Maicon non convocati, Torosidis in panchina - di Rudi Garcia contro il Parma: la gara col Feyenoord di giovedì sera all’Olimpico (ore 19), andata dei sedicesimi di finale, assume un’importanza fondamentale per il resto della stagione. Contro gli olandesi Garcia recupererà Totti, che ieri si è allenato con il gruppo e giocherà al centro dell’attacco. Al suo fianco dovrebbero esserci Ljajic e Gervinho, con Doumbia destinato inizialmente alla panchina. A centrocampo resta a rischio la presenza di Pjanic, ancora alle prese con l’influenza. In difesa tornerà Cholevas, con Torosidis e Maicon in ballottaggio sulla fascia destra.