27/02/2015 08:58
IL MESSAGGERO (A. ABBATE) - Piccolomini e Arpini. Domande incalzanti, risposte esaustive e nuovi sviluppi inquietanti sulla vicenda già finita da settimane nella procura di Napoli. «Vediamoci... Incontriamoci a Roma... Tu sei portato per liti più importanti», l'inizio degli sms – definiti da Iodice “minatori” - presentati nelle diverse procure. Che potrebbero portare anche alle audizioni di alcuni collaboratori stretti di Lotito. E anche di altri presidenti della Lega Pro, citati da Iodice: alcuni club (con a capo l'Aversa) hanno depositato giorni fa un ampio dossier sia a via Campania sia alla Superprocura del Coni per testimoniare la “mala gestione” negli ultimi anni della serie minore. Il presidente Foti avrebbe denunciato che Lotito in Assemblea si vantava addirittura dei punti di penalizzazione alla Reggina. A Firenze può esplodere un putiferio. Per questo è intervenuto il governo, Malagò e c'è stato un incontro con Tavecchio. Palazzi – ieri solo affacciatosi all'interrogatorio segretato – ha l'ordine e l'obbligo di vederci chiaro.
REAZIONE - A breve la convocazione a via Campania di Lotito e di qualche suo “aiutante”. Ieri Iodice, ironia del destino, incrociava di faccia Gentile, avvocato della Lazio (patteggiati 10 giorni di squalifica per Berisha) e del presidente biancoceleste. Promessa e sbandierata una superquerela al dg dell'Ischia, con i messaggi registrati anche dal segretario Calveri. In sede ordinaria? Possibile senza la violazione della clausola compromissoria? Se il Consiglio Federale o il presidente della Figc, Tavecchio, dovessero autorizzare Lotito a querelare Iodice per la telefonata registrata e non solo, a quel punto anche Marotta potrebbe querelare il numero uno biancoceleste? A inizio dicembre la Federcalcio impedì al dg bianconero di adire le vie legali, per non mettere a repentaglio la sua posizione e quella della Juve a livello sportivo, “accontentandosi” di vedere il presidente della Lazio solo multato (10 mila euro di ammenda). Allora Lotito patteggiò per la violazione dell'articolo 1 bis, adesso in teoria non potrebbe ripatteggiare per lo stesso “reato”. La recidiva però (articolo 32 sexies) sarebbe applicabile soltanto per “casi specifici”, lasciavano trapelare ieri dal bunker federale.
PENE SEVERE - Tutti s'aspettano pene severe. Soprattutto il grande accusatore Iodice: «Stavolta non deve finire tutto nella sabbia», urlava ieri il dg dell'Ischia, sotto torchio già dalle 10.30 di mattina. Gli 007 gli contestavano 14 “pesanti” interviste rilasciate dopo la telefonata registrata e rimbalzata ai quattro venti. L'impressione però è che volessero scoperchiare il “sistema” che c'è dietro quell'audio. Potrebbero essere chiamati a testimoniare anche altri presidenti e dirigenti citati da Iodice: «Non sta a me dirlo, sarà la Procura a ritenere opportuno sentire altre persone. Io ho rivelato cose interessanti e importanti, è stata alquanto particolareggiata la questione. E' tutto negli atti, ma mi è stato imposto il silenzio. Deferimento per Lotito? Spetterà a Palazzi individuare il tipo di responsabilità». Rinviato a giudizio intanto Iodice per le dichiarazioni su Macalli (responsabilità oggettiva). Se il presidente della Lazio accumulasse invece una sospensione di altri 5 mesi, decadrebbe da consigliere federale. Quello – a differenza del taglio odierno della delega - non sarebbe più di un semplice danno d'immagine. Un dramma politico.