09/02/2015 08:40
IL TEMPO (A. SERAFINI) - Una boccata d’ossigeno che arriva attraverso i polmoni dei più giovani, quelli che Rudi Garcia, almeno fino ad ieri, non hai mai ritenuto fondamentali. Poi l’emergenza ha sparigliato ogni tipo di strategia, tanto da obbligare il tecnico a provarci. «Sono questi i giovani che voglio, loro sono la Roma del futuro. Hanno dimostrato di esserci quando ne abbiamo bisogno, non era facile considerando tutti i problemi che abbiamo in questo momento», commenta sorridendo a fine gara il francese, convinto che i 3 punti di Cagliari siano l’unica medicina necessaria per uscire dalla crisi.
Aspettando di ritrovare continuità e maggiore fluidità di gioco, Garcia prova a infondere morale e ulteriore fiducia alla squadra, elementi persi nel cammino disastroso degli ultimi tempi: «Era la partita giusta da vincere, per dare un segnale, in primis a noi». L’analisi della gara passa in secondo piano rispetto all’obiettivo raggiunto: «Avevamo bisogno di vincere, il resto non conta. Nel primo tempo abbiamo giocato molto bene tenendo il pallino del gioco. Poi abbiamo sofferto, ma siamo rimasti organizzati, sono contento perché molte soluzioni sono arrivate proprio dai nostri ragazzi più giovani». Il neo è quel gol preso a tempo scaduto: «È l’unico rimpianto di questa gara, dobbiamo sicuramente fare meglio e non perdere mai la concentrazione».
Riflettori e domande si spostano inevitabilmente su Verde, l’eroe di giornata: «Lui è fantastico, sapevo di correre dei rischi, ma quando riesce a saltare l’uomo diventa devastante. Se circondato da giocatori di esperienza, ogni ragazzo può riuscire a imporsi con più facilità». Tra un abbraccio e un elogio al tecnico avversario Zola, l’attenzione va al prossimo obiettivo: tornare a vincere anche all’Olimpico, dove tra 6 giorni si presenterà il Parma. «Lo dobbiamo ai nostri tifosi che continuano a sostenerci, è inutile pensare già allo scontro diretto con la Juventus, mancano ancora troppe partite», ribadisce Garcia, che ora aspetta di riabbracciare gli infortunati e i rientranti Doumbia e Gervinho dalla Coppa d’Africa. «Abbiamo disputato una partita da uomini», ammette Astori. «Conquistati tre punti fondamentali», la chiosa in serata di capitan Totti. La Roma riparte da qui.