21/02/2015 09:29
IL TEMPO (A. SERAFINI) - Visto il momento, ogni tipo di supporto esterno è da considerarsi fondamentale. Per questo James Pallotta sta pensando di anticipare il ritorno già programmato nella capitale e cambiare all'ultimo minuto il piano di volo da Roma a Rotterdam, dove giovedì i giallorossi si giocheranno il passaggio del turno in Europa League.
La decisione verrà presa solo nei prossimi giorni: se gli impegni in agenda lo permetteranno, il presidente romanista chiuderà le valigie per sostenere la squadra in uno dei passaggi fondamentali della stagione. Altrimenti Pallotta sbarcherà nella capitale, come stabilito, solo in prossimità della tanto attesa sfida all'Olimpico contro la Juventus capolista. Dopo l'ultima presenza targata 10 dicembre scorso (in Champions League con il Manchester City), gli affari legati alla sua Roma sono ancora molteplici.
Durante la settimana di soggiorno capitolino, sono stati fissati due appuntamenti dedicati al capitolo stadio: il primo al Comune con il sindaco Marino a cui seguirà poi anche la stretta di mano con il presidente della Regione Lazio Zingaretti, l'ultimo step da superare prima del via libera ai lavori. Incontri istituzionali per capire, almeno nelle intenzioni, se i tempi burocratici verranno rispettati entro i termini prefissati dalla società giallorossa.
Nel frattempo però ci sarà modo per parlare direttamente anche con la squadra (nelle ultime due apparizioni Pallotta non è passato per Trigoria) e con Garcia, con cui si sente spesso telefonicamente. In prima persona si analizzeranno tutte le problematiche dell'ultimo periodo e allo stesso tempo si cercherà di preparare al meglio il confronto diretto con i bianconeri. Per la sfida del 2 marzo infatti si contano numeri da tutto esaurito anche sulle tribune: gran parte del nuovo consiglio d'amministrazione americano lascerà gli States per godersi lo spettacolo all'Olimpico. La società ha inoltrato gli inviti a tutti gli sponsor legati al club, sperando di poter festeggiare insieme una partita che ha già il sapore di un'ultima chiamata.