03/02/2015 08:36
IL TEMPO (E. MENGHI) - La presunzione di violenza non può essere punita e Pjanic è stato, come regolamento vuole, dichiarato non colpevole. Le immagini televisive non costituiscono in questo caso una prova per la giustizia sportiva: il comportamento del bosniaco nei confronti di Mario Rui non è stato chiarito dall’unica sequenza fornita da Sky a Tosel, su segnalazione della Procura Federale. L’arbitro Russo ha confermato con una mail di non aver visto il contatto tra i due calciatori, perciò gli interrogativi sull’accaduto restano tali: «Era una manata? Un pugno? Una spinta?», si chiede il giudice sportivo nel comunicato ufficiale. «Le immagini non consentono di esprimere un giudizio certo circa la rilevanza disciplinare della condotta segnalata - si legge - la sanzione non può fondarsi su presunzioni possibilistiche».
Miralem è salvo (come lo juventino Tevez la cui gomitata a Heurtaux era stata sanzionata dall’arbitro), la paura di perderlo per 3 turni preoccupava Garcia. Le assenze per infortunio bastano da sole a complicare le cose, senza Strootman e De Rossi la Roma non si può permettere di perdere anche Pjanic, che ha giocato tutte le partite tranne una (Roma-Milan) nelle tre competizioni. Rudi dovrà spremere i suoi centrocampisti: a Nainggolan e Keita è richiesto uno sforzo in più, Paredes è pronto a dare il cambio a chi rallenta prima e c’è da immaginarsi che sia il maliano, visto il carico di minuti sulle gambe: 360 in due settimane, tanti per un 35enne. Florenzi avrebbe fatto comodo sia in mediana sia in difesa, ma stavolta serve davanti: senza Iturbe e aspettando Gervinho e Doumbia, è l’unico che può giocare con Totti e Ljajic. Curiosamente Garcia scelto di tenere nascosti i convocati, ma Ibarbo prenota un posto in panchina. In porta torna Skorupski, Manolas (squalificato in campionato) sarà confermato con Yanga-Mbiwa, Cole e Torosidis sono favoriti su Holebas e Maicon. Sono le uniche scelte da fare, ma la stanchezza dei due titolari le fa sembrare comunque obbligate.