20/02/2015 09:08
GASPORT (V. PICCIONI) - «Barbarie e inciviltà». Matteo Renzi non sta parlando solo dell’Isis e delle immagini feroci che arrivano dalla Libia. Quelle due parole servono al presidente del Consiglio per commentare l’allucinante giovedì di Roma con il centro della capitale d’Italia sequestrato dalla follia degli hooligan olandesi. «Noi non andiamo all’estero a distruggere le città», dice Renzi a «Virus», in tv su Rai 2. E sottolinea di aver apprezzato le parole dell’ambasciata olandese, «massima collaborazione con l’Italia e impegno per la punizione dei colpevoli », molto meno i distinguo del Feyenoord. «Di fronte a quello che è successo, devono soltanto chiedere scusa». Il premier aggiunge che l’Italia porrà «in tutte le realtà del calcio europeo il problema: non si può andare in giro a sfasciare i simboli della cultura».
INCHIESTA INTERNA Ma com’è stato possibile che questa gente abbia potuto ferire Roma così? «C’erano 1380 agenti in servizio, da ieri sono stati fermati 28 tifosi, di cui dieci condannati per direttissima. Ci sono 4 carabinieri e 12 poliziotti feriti, prima di tutto fatemi dire grazie alle forze dell’ordine. Verificheremo se ci sono stati errori da parte nostra, ci sarà un’inchiesta interna. Ma la responsabilità degli scontri non è dei poliziotti, è di questi barbari ».
GRILLO E SALVINI E pensare che due anni (meno tre giorni) fa era successo qualcosa di simile. Con i tedeschi al posto degli olandesi, il Borussia Moenchengladbach invece del Feyenoord Rotterdam. Pure allora la seicentesca Barcaccia di papà Bernini trasformata in discarica da vandali. Forse erano state simili pure le polemiche. «Dovrebbero dimettersi lui e il Prefetto, e chiedere scusa», dice Matteo Salvini, leader della Lega Nord. «Dimissioni subito», scrive Beppe Grillo. «Uno sport nazionale chiedere le sue dimissioni », risponde Renato Schifani, compagno di partito del Ministro.
PREVENZIONE Alfano è criticato anche da sinistra con Luigi Nieri, il vicesindaco di Roma, di Sel: «Se si occupasse di sicurezza e non di annullare le trascrizioni dei matrimoni gay!». Ma anche dal Pd c’è un’interrogazione parlamentare firmata da Marco Miccoli per sapere «se e quali misure siano state adottate per prevenire i disordini e come è stato possibile consentire concentramenti con elevato numero di tifosi in zone sensibili e d’arte della città». Il problema della prevenzione risalta anche nelle parole di Felice Romano, segretario del Siulp, uno dei sindacati dei poliziotti, che dopo la solidarietà agli agenti, chiede ad Alfano «di accertare se l’Uefa aveva segnalato, come è obbligo che faccia, la pericolosità dei tifosi del Feyenoord. Pare invece che non vi sia stata nessuna segnalazione».
TAVECCHIO Ed è proprio all’Europa che si rivolgerà Carlo Tavecchio, il presidente della Federcalcio, che si dice sconcertato per l’accaduto: «Ci attiveremo presso tutte le sedi, sportive e non, nazionali ed internazionali, affinché tali accadimenti non restino impuniti».
DOPPIA EUROPA Il sindaco Marino ha appena detto all’ambasciata olandese «Chi rompe paga ». Ma Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia aggiunge: «Prima di rispedire a casa a calci nel sedere questi dementi, l’Italia abbia la dignità di pretendere immediatamente il risarcimento dei danni materiali. Questo schifo lo facciano a casa loro». Un aspetto, il paragone con gli altri Paesi europei, sottolineato in rosso pure da Gianni Tonelli, il segretario del Sap, un altro sindacato di polizia: «Poco più di un anno fa in Polonia 200 tifosi della Lazio sono stati trattenuti per giorni nelle patrie galere di quel Paese per molto meno».
PUNIZIONI ESEMPLARI Dario Franceschini, ministro per i Beni Culturali, si augura «punizioni esemplari». Per Graziano Delrio, il sottosegretario vigilante sullo sport, «è vergognoso trasformare una festa in paura, violenza e danni alla città più bella del mondo». «Nessuna indulgenza », chiede Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio. Mentre il Codacons valuta un’azione legale contro lo Stato olandese per «far ottenere un risarcimento ai romani ». Infine Maarten Van Aalderen, olandese, presidente della Stampa estera a Roma, si sente distrutto: «Questi tifosi sono la vergogna dell’Olanda».