Roma, c’è aria pesante. Confronto Garcia-squadra, sotto accusa il preparatore

02/02/2015 10:04

LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Nella sfilata di sguardi bassi del dopo Empoli, quarto pareggio consecutivo chiuso dai primi fischi dell’Olimpico alla Roma di , basta poco per dar voce alla crisi. Basta chiedere ad Alessandro quello che nel raccordo anulare si chiedono tutti: cosa sia successo alla squadra, perché l’armata di inizio stagione non riesca più a vincere. Lui si lascia andare: «Non lo so, chiedilo al mister...». Una saetta che apre il fronte dei rapporti squadra-allenatore, antipasto del clima da resa dei conti del giorno dopo a Trigoria, un’agitazione che rischia di aprire una crepa nel legame con il tecnico, sin qui saldissimo.

L’allenatore non è (ancora) in discussione all’interno del gruppo, meno in società — anche se nessun allenatore è intoccabile — ma i risultati deludenti tolgono certezze e convinzione. Le gambe non girano, quell’inconsistenza soprattutto fisica che i calciatori si riconoscono la imputano ad alcune figure — una nello specifico — dello staff, il venir meno della fiducia verso il Rongoni rischia di minare anche quella per . Agitando i nervi in campo (il pugnetto di , a rischio con prova tv, ne è una prova) e fuori. Così può persino capitare di ritrovarsi a discutere vivacemente di arbitri con allenatore (nell’intervallo) e presidente dell’Empoli, come occorso al .

Quasi inevitabile trovarsi di fronte, nel raduno di ieri mattina al centro sportivo: un faccia a faccia tra squadra e allenatore, per guardarsi negli occhi, capire cosa si sia rotto. Toni accesi, sguardi bassi. «Dovete dare tutti di più, stiamo attraversando un momento delicato», la presa di posizione di , che le colpe non le imputa ai calciatori ma le condivide con loro. Sa che la squadra si sta sfaldando: le ultime gare riflettono l’immagine di un organico che ha smarrito il canovaccio e fatica ad affidarsi all’improvvisazione. «Ma di una cosa sono sicuro — la chiusura di che uniti ne usciremo presto».

Un augurio, più che una certezza. Come non bastasse intanto la Roma continua a perdere pezzi: dopo , out fino a fine campionato, si ferma anche . La doppia distorsione ha causato una lesione al collaterale del ginocchio e un interessamento capsulo-legamentoso della caviglia, almeno un mese e mezzo di stop, ma i tempi dipenderanno dalla cicatrizzazione. Brutte notizie anche dalla Coppa d’Africa: Gervinho (ieri a segno) e Doumbia restano con la Costa d’Avorio, in semifinale dopo aver battuto 3-1 l’Algeria. Se non altro arriverà l’ala del Cagliari Victor , ingaggiato in prestito oneroso — 2,5 milioni ai sardi — con riscatto non obbligatorio fissato a 12,5. In extremis tentativo anche per Chiriches, ma il Tottenham spara alto, 3 milioni per il prestito di 6 mesi. «E poi siamo già troppi». Eppure nonostante la rosa di 28 uomini, sabato rischia di partire dall’inizio un Primavera.