03/02/2015 09:16
CORSERA (G. PIACENTINI) - Per la Roma è la gara da cui ripartire, in un periodo in cui tutto quello che poteva andare storto in campo (2 vittorie e 6 pareggi nelle ultime otto giornate di campionato) e fuori (i gravi infortuni a Strootman e Iturbe), è andato. Per la Fiorentina l’occasione di ripetere la corsa della passata stagione, che si è fermata a pochi metri dal traguardo contro il Napoli, in un giorno che rimarrà nei libri di storia per l’uccisione del tifoso napoletano Ciro Esposito. Per Vincenzo Montella l’opportunità di cogliere la sua prima vittoria, da quando siede sulla panchina viola, contro la sua ex squadra. La gara dell’Olimpico, insomma, non vale solo il passaggio alla semifinale di Coppa Italia, dove ad attendere la vincente di stasera c’è già la Juventus, ma per entrambe può significare la svolta della stagione.
Ne avrebbe grosso bisogno la formazione giallorossa, che ci arriva con un bel po’ di domande ancora senza risposta sulle reali potenzialità della squadra, e che rischia per il secondo anno consecutivo di fallire il bersaglio grosso, cioè lo scudetto. «Ci rialzeremo e per farlo abbiamo bisogno dei nostri tifosi», le parole a metà tra la promessa e la chiamata alle armi di Rudi Garcia, che oltre ai tanti infortunati non può contare su Gervinho e Doumbia (hanno raggiunto la semifinale della Coppa d’Africa con la Costa d’Avorio) e nemmeno sugli ultimi arrivati Ibarbo (al massimo andrà in panchina) e Spolli. Ci sarà però Miralem Pjanic, che ieri ha evitato la squalifica dopo la segnalazione al giudice sportivo da parte della Procura federale della Figc di un episodio che lo aveva visto protagonista con Mario Rui durante la gara con l’Empoli. Le poche immagini televisive disponibili, però, non hanno chiarito completamente la dinamica del contatto, per cui il giudice sportivo non ha potuto prendere una decisione.