Sabatini: "Quando una squadra si ammala non è sufficiente prendere un'aspirina"

04/02/2015 08:41

IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Finisce con la Curva che contesta la squadra, in fila a bordo campo a prendere insulti e chiedere scusa. I tifosi, stavolta, non intonano "vinceremo il tricolor", sono stanchi e forse non ci credono più. Al gruppo viene chiesto (e nemmeno troppo per favore), invece, di tirare fuori gli attributi. Il gruppo è a pezzi, tanti gli infortunati e chi va in campo stenta. Tocca al ds provare a tirare su il morale e a guardare il futuro con un pizzico di ottimismo. «È una serata tristissima per tutti ma dobbiamo accettare la sconfitta, che viene in un momento di grande difficoltà dovuta a fattori contingenti. Potremmo parlare anche di un mercato fatto un pochettino in ritardo. Vorrei però sollevare la squadra e l’allenatore da responsabilità, non ci sono colpevoli da individuare ogni volta che si perde. Bisogna reagire, è chiaro, e servono regalare altri modelli di prestazione ma saremo in grado di farlo». È sparita la vecchia Roma. «Abbiamo trovato alcuni meccanismi che ci hanno guidato per un anno e mezzo. Quando una squadra è malata non basta prendere un’aspirina. Esiste un dolore sportivo, che è immenso per noi. Ma sarà un punto di ripartenza»