11/03/2015 09:11
GASPORT (D. ZOCCOLINI) - Mario Gomez e Giuseppe Rossi infortunati, Gilardino e Diamanti fuori dalla lista Uefa e Babacar disponibile (forse) solo per i minuti finali. Uno scenario che sa di beffa per la Fiorentina di Montella, ricca di attaccanti dopo il mercato di gennaio e «spuntata» più che mai alla vigilia dell’andata degli ottavi di Europa League contro la Roma.
MALASORTE Ma alla «maledizione attaccanti» ormai a Firenze sono abituati visto quel che è successo a Pepito e Gomez da quando vestono la maglia viola. Per questo motivo da queste parti è un film già visto (purtroppo) più volte. Una maledizione che ha costretto Montella in passato a fare cambi di modulo improvvisi ed esperimenti tattici con giocatori adattati in altri ruoli. E una prima soluzione è stata provata lunedì sera contro la Lazio, con Ilicic a fare il centravanti in un tridente molto tecnico con Salah e Diamanti. Il risultato è nel tabellino e nelle statistiche del match. L’idea era anche di testare questa idea per la sfida di domani in Europa League, magari riproponendo al «Franchi» proprio lo sloveno come «falso nueve». Ma la bocciatura è stata troppo grossa per non mettere in discussione la scelta.
PART TIME Via alle alternative, quindi. Anche se prima Montella vuole fare i conti effettivamente con lo stato di salute di alcuni calciatori. Primo tra tutti Babacar, l’unica possibile sorpresa positiva per il derby europeo contro Totti e compagni. Nella rifinitura di oggi il senegalese potrebbe tornare a lavorare con i compagni per la prima volta dal 1° marzo, giorno dell’infortunio muscolare. L’idea quindi è quella di convocarlo e portarlo in panchina per poter contare sulla sua potenza nei minuti finali della partita. Poche possibilità però che possa giocare titolare.
I DUBBI Come partire, quindi? La prima opzione è quella della continuità, con Ilicic ancora al centro dell’attacco e Salah e Joaquin (titolare dopo la panchina in campionato) sulle fasce, pronti agli inserimenti e soprattutto utili in contropiede. Ma c’è anche una variante, provata in passato, che prevede lo spostamento di Salah (il più in forma dei viola) al centro. È un’idea che da un lato rende l’azione offensiva ancora più imprevedibile, ma dall’altro limita le qualità dell’egiziano. Decisivo soprattutto quando trova lo spazio giusto per accelerare (come è successo in coppa Italia contro la Juve). L’opzione tre, invece, riguarda il modulo. Ritorno al 3- 5-2 con Joaquin a destra e Ilicic e Salah in attacco. La «coperta viola» rimane comunque corta. Per questo domani sera servirà la partita perfetta.