17/03/2015 12:28
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA - M. PINCI) - Ci sono tanti scenari, sia con la Champions che senza. Per essere più precisi, almeno 40 milioni di scenari. Tanto infatti vale il secondo posto, a cui la Roma è abbonata stabilmente da 478 giorni: il dg Baldissoni, che ha il compito di gestire le disponibilità tra investimenti e mercato, i conti deve esserseli fatti prima di tutti. I conti non sono semplicissimi ma rendono l’idea: arrivare secondi porta nelle casse, euro più euro meno, 40,2 milioni. Con l’accesso diretto alla fase a gironi di Champions League infatti s’incassano automaticamente gli 8,6 milioni di premio Uefa. Ma la fetta più grande della torta messa a disposizione dalla Champions è il famoso market pool: dei 40 milioni ripartiti in base al piazzamento in classifica, infatti, la seconda in classifica incassa il 35% (con 3 squadre alla fase a gruppi), dunque 14 milioni.
A cui aggiungerne circa 13 – ma dipende dal numero di gare che si disputano nel corso della competizione – per un totale che ruota intorno ai 27 milioni. E poi ci sono i 4,3 che la piazza d’onore assicura come percentuale dei diritti televisivi della Lega di serie A in base al risultato in campionato. Arrivare terzi invece, oltre a esporre al rischio preliminari, porterebbe – nel migliore dei casi – al massimo 33 milioni, oltre 7 in meno.
Senza dimenticare il valore maggiore che avrebbe la cessione al main sponsor dello spazio sulla maglia in caso di ingresso diretto nell’Europa dei grandi. Pallotta sta da tempo trattando per trovare un partner di livello da cucire sulle divise, impresa fino a questo momento risultata piuttosto ardua visto che la Roma americana, tranne qualche apparizione occasionale, ha volutamente aspettato per non svendere il marchio.
Intanto l’Olimpico ieri sera si è schierato dalla parte di Daniele De Rossi. “Il nostro amore oltre le malignità, DDR condottiero della città”, il lungo striscione esposto dalla curva Sud, accompagnato da applausi e cori. Dopo le tante critiche piovute addosso al ragazzo per il clamoroso errore di Firenze, la parte più calda dello stadio ha deciso di non abbandonarlo in uno dei momenti più delicati della sua carriera.