19/03/2015 09:08
CORSERA (G. PIACENTINI) - «Il calcio è così: si alternano alti e bassi, ma i campioni rialzano la testa nei momenti di difficoltà e continuano a lavorare. Stiamo vivendo il periodo più difficile della stagione, ma già contro la Fiorentina (ottavi di finale di Europa League, stadio Olimpico, ore 19, andata 1-1) le cose possono cambiare». Il Keita-pensiero non è quello di un calciatore «normale», ma di un campione che nella sua carriera ha vinto tutto. Un calciatore che ha la personalità per non allinearsi al pensiero del proprio allenatore, seduto al suo fianco, che pochi istanti prima aveva definito quella giallorossa come «la piazza più difficile al mondo». «Le critiche - dice sereno il capitano del Mali - sono normali ed è giusto accettarle. Non sono contento, ma sono sicuro che dopo le cose negative arrivano quelle positive. A livello di pressioni ci sono due fattori determinanti: la stampa e i tifosi. La stampa non vince le partite ed è meno importante dei tifosi: quando torneremo a vincere le opinioni cambieranno e i giudizi saranno positivi. Vorrei invece che i tifosi ci sostenessero, perché come noi ci tengono a vincere e rappresentano questo club: loro possono aiutarci».
Quella di Keita sembra una richiesta d’aiuto: «Un club è formato da calciatori, società e tifosi. I tifosi sono importanti soprattutto quando giochiamo all’Olimpico: se vince la Roma, vincono i tifosi. È normale che ora siano arrabbiati, non stiamo rispettando le aspettative: chiedo loro di non lasciarci soli e di sostenerci: contro la Fiorentina vinceremo, ma senza il loro aiuto sarà molto più complicato. È difficile giocare bene quando si è fischiati, succede anche ai campioni. I tifosi sono una componente fondamentale nel calcio e rappresentano il club: io ora sono qui, ma domani potrei essere in un altro club o smettere di giocare, mentre la Roma e i suoi tifosi ci saranno sempre». Ci sarà anche lui, stasera, in mezzo al campo, al fianco di Pjanic e De Rossi, al rientro ad una settimana esatta dalla gara d’andata che lo ha visto protagonista in negativo per il passaggio errato che ha dato il via all’azione che ha portato al gol di Ilicic. In avanti dovrebbe restare fuori Iturbe, tra i peggiori contro la Sampdoria, e lasciare il posto a Ljajic, partito dalla panchina in campionato. Gli altri due saranno Gervinho e Totti. In difesa l’unico dubbio è sulla fascia destra, tra Florenzi (favorito) e Torosidis, con Manolas, pure lui al rientro dopo l’infortunio alla schiena, al fianco di Yanga-Mbiwa. In porta toccherà a Skorupski. Tra i convocati per il ritiro - la squadra da ieri sera è in hotel - c’è anche Ibarbo, che proprio contro la Fiorentina in Coppa Italia ha giocato i suoi unici minuti in giallorosso. Buone notizie anche per Daniele Verde, che per la prima volta sarà convocato per le amichevoli che la nazionale Under 21 giocherà il 27 contro la Germania e il 30 (a Benevento) contro la Serbia. Alberto De Rossi, infine, ha festeggiato la qualificazione alla final four di Youth League con il rinnovo del contratto: ha firmato un triennale che scadrà nel 2018.