22/03/2015 10:27
CORSERA (L. VALDISERRI) - La Roma prova a ritrovare se stessa, dopo il tracollo in Europa League contro la Fiorentina e una sconfitta e quattro pareggi nelle ultime cinque di campionato, ma perde Francesco Totti. Un problema al flessore della coscia sinistra ha convinto Garcia («Ne abbiamo parlato insieme. Non è che la stagione si ferma qui, ci saranno ancora 2 mesi da giocare e 10 partite») a non inserire il capitano nella lista dei convocati per la trasferta di Cesena. Una partita che qualche mese fa sarebbe stata una scampagnata e adesso pare un’ordalia. Il clima che accompagna la squadra è tale che ogni notizia diventa un «giallo». Ieri, in rapida successione, ci sono stati i casi Totti, Doumbia e Spalletti. 1) Totti aveva passato la notte in ritiro, a Trigoria, con i compagni di squadra. Quando non è stato convocato c’è chi ha detto che tutto nasceva dalla comunicazione di Garcia che non sarebbe stato titolare a Cesena. In realtà, visto che dopo ci sarà la sosta per le nazionali e che la prossima in casa sarà la sfida Champions contro il Napoli, è stata soprattutto cautela. 2) Doumbia è arrivato a Cesena solo nel pomeriggio. Problemi burocratici da risolvere in tutta fretta a Roma, visto che lunedì tornerà in Costa d’Avorio con Gervinho per due amichevoli. 3) È girata la voce di un incontro a Miami tra Pallotta e Spalletti, ma il club ha smentito. Da qui a fine campionato rischia di esserci un nome nuovo al giorno per panchina e scrivanie. In queste condizioni non è facile fare calcio. Il Cesena spera di approfittarne, tanto che il bomber Defrel cerca l’all-in: «Non giochiamo certo per il pareggio». Garcia, invece, ha fatto l’ennesimo appello ai tifosi: «Un club è un’unica entità: dirigenza, giocatori, tifosi. Dobbiamo rimanere connessi. Solo uniti ce la faremo. Il mio futuro? Resto qui per vincere titoli». Per ora basterebbe vincere a Cesena.