La Roma non si riconosce più. Garcia: «Partita inquietante»

09/03/2015 09:09

CORSERA (L. VALDISERRI) - : «Abbiamo giocato una partita inquietante. Sembrava che non avessimo preparato nulla contro il Chievo, che non avessimo visto i filmati. Dobbiamo guardarci bene in faccia e dirci tutto». : «Lavoriamo tutta la settimana e poi in campo facciamo altro da quello che ci siamo detti». Questo è lo stato d’animo della Roma. Non c’è ammutinamento, ma una confusione che prende sempre più piede. Verrebbe da dire che, per una squadra che ha davanti a sé ancora 12 gare di campionato e l’Europa League, sarebbe meglio la prima ipotesi.

Si dice che, a volte, i numeri non dicono tutta la verità. Nel caso della Roma, purtroppo, sì. 1) il pareggio contro il Chievo, che con attaccanti più forti di Pellissier, Paloschi e Birsa avrebbe potuto sicuramente vincere, è l’ottavo nelle ultime nove giornate e viene dopo Lazio, Palermo, , Empoli, Parma, Verona e . La Roma ha battuto solo il derelitto Cagliari; 2) (3), Gervinho (2) e (1), cioè l’attacco titolare schierato ieri contro Dainelli e Cesar, ha garantito finora 6 gol su azione, quelli a segno dallo stopper torinista Glik; 3) tre tiri nello specchio della porta e nessuna parata di Bizzarri degna di questo nome sono il prodotto del gioco involuto di una squadra che ha perso fiducia. Le occasioni migliori sono capitate a Gervinho, che ha sprecato un assist di e uno di , inspiegabilmente in panchina per un’ora. L’ivoriano ha dato segni di vita, dopo il ritorno dalla Coppa d’Africa, solo nella doppia sfida di Europa League contro il Feyenoord. In campionato non è pervenuto. ha giocato la solita ora, purtroppo nella maniera delle ultime settimane: in affanno da carta d’identità dentro una squadra ferma.

La partita si può riassumere in una mossa tattica, venuta purtroppo a seguito del gravissimo infortunio del giovane Mattiello (frattura esposta a tibia e perone della gamba destra a seguito di uno scontro con ). Perso il terzino , Maran non lo ha sostituito con il pari ruolo Sardo. Ha «abbassato» Schelotto e fatto entrare Birsa, centrocampista offensivo. Il segnale che la Roma, ora, non fa più paura a nessuno. Anziché difendere su Gervinho e/o è meglio attaccarli con un calcio dinamico, quello che alla Roma manca da troppi mesi. Preparazione atletica, mercato di riparazione con e Doumbia non utilizzabili, scelte di formazione: questi i capi di accusa. Indietro non si può tornare, ma è sicuro che l’eccesso di gerarchia del tecnico non è più compreso da buona parte del gruppo. Sarebbe il momento di scelte drastiche, ma quando hai poco gioco e ancora meno brillantezza tutto è difficile. La speranza, per i romanisti, è che arrivati sul fondo si possa solo risalire. Freak Antoni, il guru degli Skiantos, diceva che lui, una volta, si è ritrovato a scavare. A partire da Firenze, giovedì in Europa League, sapremo se a Trigoria hanno distribuito le vanghe.