Le dichiarazioni del tecnico spaccano la piazza: «Non riconosce i suoi? Noi lo diciamo da mesi»

09/03/2015 09:39

GASPORT (C. ZUCCHELLI) - spacca la piazza. Mister «x», prima non convince i tifosi – durante la partita – sui social con le sue scelte e poi scatena tutti con i suoi commenti duri e assai critici nei confronti della squadra. L’ennesimo pari di una Roma che non riesce più a vincere, l’inquietante (cit. ) prestazione di Verona, l’incombere della sfida con la in Europa League: il 2015 non regala più gioie a una tifoseria che quest’anno sperava nel grande colpo.

CON Sembra incredibile, considerando che durante la partita (#ChievoRoma è prima tendenza su per gran parte del pomeriggio) il tecnico era uno dei principali accusati, soprattutto per i cambi tardivi (su tutti il messaggio di Paolo su : «Se aspetta un altro po’ festeggia i 40 anni al Bentegodi») e per la scelta di mandare in panchina , e , che poi quando giocano, soprattutto gli ultimi due, sono sempre tra i più criticati. Ma questa è un’altra storia. La storia di Chievo-Roma dice che quando va in televisione e definisce «inquietante» il pareggio di una squadra «che non riconosco», molti romanisti si schierano dalla sua parte. «Se dice che in settimana provano delle cose e poi non le fanno, non può essere colpa sua», sintetizza Giovanni, mentre «Polly» sostiene che « sembra invecchiato di 10 anni. Gli manca soltanto l’anello col rosario come Inzaghi». Il paragone sembra quantomeno azzardato, visto che la Roma era e resta seconda in classifica, ma è impossibile che i romanisti vedano il bicchiere mezzo pieno.

CONTRO Tanto che non tutti liberano il tecnico da responsabilità. Bobo scrive: « dice che questo pareggio è diverso dagli altri? Mi sa che devo cambiare televisore allora...», mentre Elena dice: «Dovevamo arrivare a metà marzo per sentirci dire che qualcosa non va. Noi lo diciamo da 3 mesi, ma venivamo accusati di non essere dei veri tifosi ». Certamente, veri tifosi, non lo sono quelli che approfittano dell’infortunio di Mattiello per insultare con toni a dir poco irripetibili, tirando in ballo persino la famiglia. Ripetibile, invece, la domanda che «Prohaska not Herbert» si fa al fischio finale del match in Veneto: «C’è una retrospettiva del cinema muto indocinese da potere andare a vedere?». Se sia riuscito a trovarla è un mistero, ma non è da scartare l’ipotesi di Gilberto, che gli risponde così: «Perché, Chievo-Roma che è stata?» Meglio dunque l’ironia: «Oggi parlo solo di filosofia teoretica comparata». Per non avvelenarsi meglio scherzarci su: «Abbiamo strappato un pareggio al Santiago Bernabeu di Verona».