04/03/2015 09:22
GASPORT (D. STOPPINI) - Un punto contro la Juve, un altro ieri in pieno centro. Studio Tonucci, casa Roma, tutto il management giallorosso riunito per un vertice. Chiamatelo pure vertice anti-crisi, di sicuro si è parlato un po’ di tutto. Perché James Pallotta ha voluto sapere tutto della Roma, indicando le linee guida del prossimo futuro prima di rientrare a Boston (accadrà oggi). Così ha riunito con sé l’intera dirigenza: il d.g. Mauro Baldissoni, il d.s. Walter Sabatini, il responsabile commerciale Sean Barror, quello del progetto media Guido Fienga, l’uomo del progetto stadio Mark Pannes. Società ma anche squadra: il presidente ha spiegato cosa intende fare della Roma nei prossimi mesi, garantendo la continuità del progetto, ma ribadendo come il raggiungimento del secondo posto, con conseguente qualificazione immediata alla Champions, sarebbe vitale per il prossimo futuro giallorosso. «Ma tengo molto anche all’Europa League, siamo abbastanza bravi per eliminare la Fiorentina», aveva detto nella pancia dell’Olimpico lunedì notte, prima di confermare la fiducia a Rudi Garcia: «Le voci su di lui sono ridicole, perché non dovrebbe essere ancora il nostro allenatore? Ha avuto a che fare con tanti infortuni».
OGGI LJAJIC - Sottolineatura non banale, se è vero che l’aria intorno al tecnico francese non è (più) serena. Come al solito saranno i risultati ad orientare il futuro. Come, peraltro, già orientano gli umori dello spogliatoio, rinfrancato dal pareggio in extremis contro la Juventus, ma non al punto di cancellare tutti i malumori. La lite De Sanctis- Manolas è solo una spia. E così continuano a filtrare indiscrezioni di giocatori scontenti: chi perché non trova spazio, chi perché messo in disparte all’improvviso, chi perché scettico sui metodi di allenamento. Non resta allora che aggrapparsi all’Europa, oltre che al secondo posto. E in questo senso la Roma attende buone notizie dall’Uefa, che oggi esaminerà il caso Ljajic e la presunta provocazione nei confronti del tifosi del Feyenoord dopo il gol.
KEITA-NAINGGOLAN - Non una provocazione, ma una priorità è il rinnovo di Seydou Keita: il suo manager, lo stesso di Garcia, è a Roma. La società ha già offerto al maliano il rinnovo, il giocatore ha preso tempo: ha offerte dalla Premier League, alla Roma sono comunque ottimisti. Un rebus, invece, è quello legato a Nainggolan: anche il suo agente è nella capitale e nelle prossime ore vedrà Sabatini. Ma l’accordo con il Cagliari è tutto da trovare: chissà che Pallotta non abbia dato indicazioni anche su questo.