08/03/2015 09:56
CORSERA (L. VALDISERRI) - Tutte le strade portano a Roma e tutti i discorsi sul calcio, a Roma, portano a Totti. La vigilia della gara contro il Chievo a Verona (fischio d’inizio alle ore 15), legata all’andata dell’ottavo di Europa League, giovedì in trasferta a Firenze, passa dalla presenza o meno del Capitano giallorosso. Rudi Garcia, a tre mesi dalla fine di questa stagione, lo ha già usato più della scorsa: 1.868 minuti contro 1.840. Un «tour de force» che, a 38 anni compiuti, non fa rima con qualità e ha scaldato molte polemiche. Contro il Chievo, Totti potrebbe andare in panchina per un turno di meritato e logico riposo. Come gestirlo, però, resta un tema di attualità. C’è chi lo vede più utile oggi, in una gara che la Roma deve vincere a tutti i costi per uscire dalla «pareggite», piuttosto che giovedì contro i viola. L’Europa League concederà un «ritorno», sette giorni dopo, all’Olimpico. Garcia, sull’attacco che produce poco, visto che Totti, Gervinho e Iturbe hanno segnato su azione quanto il solo Glik del Torino (6 gol), la pensa così. «Totti ha giocato tanto perché ci sono state più partite, almeno otto, rispetto alla scorsa stagione, e perché ci sono spesso mancati degli attaccanti, così ho dovuto chiedere qualcosa in più a chi stava meglio. Ora sono tornati Gervinho e Iturbe, piano piano sta rientrando Doumbia e arriverà anche il momento di Ibarbo: avrò più scelte per avere giocatori freschi in attacco, il ruolo dove è più complicato giocare partite ravvicinate perché c’è da attaccare e da aiutare sul piano difensivo».
Il tecnico francese ha convocato anche Doumbia, Pjanic e Cholevas, ma sarà difficile vederli in campo, almeno dall’inizio. La Roma, però, per tornare a vincere, deve essere presente per 90’. «L’intensità degli ultimi venticinque minuti contro la Juve, tutta la partita di Rotterdam, il primo tempo di Verona: sono i punti positivi che voglio vedere in campo contro il Chievo».