Sette italiane in Europa, si può

24/03/2015 13:24

TUTTOSPORT (P. MAZZARA) - Il Milan continua a credere nella possibilità di partecipare alla prossima Europa League e, nel regolamento dell'Uefa, c'è uno spiraglio che dovrebbe venire in contro ai rossoneri. Si tratta di un'opzione di difficile realizzazione, ma che permetterebbe al nostro campionato di Serie A di potersi presentare con una squadra in più nelle competizioni europee rispetto a quelle portate fino ad oggi che, da quando l'Italia ha perso il terzo posto nel ranking, sono sei (tre in e tre in Europa League).

Il caso prevede tre punti fondamentali, che si devono verificare per la sua attuazione: in primis, una tra e deve vincere l'Europa League, che le darebbe il diritto di accedere alla prossima edizione della . La seconda condizione è che le due italiane ancora in lotta per l'Europa League non devono vincere la Coppa Italia, dove sono entrambe semifinaliste. Infine, come terzo ed ultimo punto, qualora una delle due squadre sopracitate dovesse vincere l'ex Coppa Uefa, dovrebbe classificarsi dal settimo posto in giù.

Solamente al verificarsi contemporaneo di queste tre condizioni, ecco che scatterebbe l'aumento del contingente italiano in Europa, facendolo diventare a sette squadre con quattro club in e tre in Europa League. La precisazione del lavoro di ricerca, dentro i cavilli del regolamento Uefa, è stato molto complesso e certosino tanto è vero che sulla vicenda è intervenuto anche Gianni Infantino, segretario generale del massimo organo calcistico continentale che a margine della riunione bimestrale del Comitato Esecutivo dell'Uefa ha affermato: «L'unica possibilità in cui una nazione possa aumentare il numero dei posti è qualora uno dei due club vinca la o l'Europa League e se contemporaneamente non abbia già ottenuto una posizione utile per la qualificazione nel proprio campionato».

Infantino poi spiega anche che: «Se il club che ha vinto l'Europa League è già qualificato per la rimarranno comunque 4, se invece è qualificato per l'Europa League 5 e 2. Due club quindi in Europa League e non 3. Il totale dei club partecipanti alle competizioni Uefa per ogni singola nazione rimane lo stesso».

Obiettivo fissato Che Galliani avesse le idee chiare su questo argomento lo si era capito sabato sera nel pre partita di Milan-Cagliari quando aveva affermato: «Mi auguro che la e il possano vincere l'Europa League, se la vincessero forse ci sarebbe la possibilità di arrivare nelle coppe europee». Ciò che pare evidente, in ogni caso, è che il Milan debba fare un grande finale di stagione, accorciando la classifica vincendo partite in sequenza e, soprattutto, portando a casa alcuni scontri diretti che il calendario gli metterà a disposizione (, Sampdoria e Inter soprattutto). Ma sarà proprio il calendario uno degli ostacoli maggiori che la squadra di Inzaghi dovrà superare visto che fino ai primi di maggio, il Milan giocherà partite dall'alto coefficiente di difficoltà, con trasferte insidiose a partire da quella del sabato di Pasqua a Palermo, primo crocevia della risalita milanista verso un'impresa che, tuttavia, è soggetta ad una serie di variabili che potrebbero rendere vano un eventuale grande finale di stagione.