29/03/2015 10:46
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - «L’ho detto a Sabatini, non sono venuto qui per fare il quarto centrale». A 32 anni, Nicolas Spolli era arrivato a Roma l’ultimo giorno del mercato (1,5 milioni per il prestito, 500 mila per l’ingaggio semestrale) animato dai migliori propositi. Pur consapevole di non essere la prima scelta ed essere la soluzione last minute seguita a tre no - 1) Tottenham che non ha fatto sconti su Chiriches 2) Kaboul che chiedeva garanzie sulla permanenza anche il prossimo anno 3) tentativo vano in extremis di riportare Toloi a Trigoria - non si aspettava certo di ritrovarsi a fine marzo senza aver giocato nemmeno un minuto. Sette panchine in campionato, una in coppa Italia e nessuna in Europa League. E questo in un periodo dove la Roma ha palesato evidenti difficoltà difensive: Manolas ha saltato una gara per squalifica e un’altra per infortunio (alla schiena), l’involuzione di Yanga Mbiwa è evidente e Astori ha continuato a commettere qualche errore di troppo. Difficile capire la dinamica del suo acquisto: Garcia, dopo aver riscontrato le difficoltà dei centrali a far ripartire l’azione (come accadeva nella stagione passata con Benatia-Castan), voleva un centrale d’impostazione, alla Basa per intenderci. Ne è invece arrivato uno dalla serie B con caratteristiche completamente diverse, bravo nella marcatura ad uomo e nel gioco aereo.
DEJA VU ROLANDO - Appare scontato che a giugno la Roma non lo riscatterà (servirebbero altri 1,5 milioni). Nella prossima stagione si punterà sul rientro di Romagnoli dalla Sampdoria e bisognerà valutare il ritorno di Castan. Nonostante l'acquisto obbligatorio di Yanga Mbiwa per 7 milioni, uno tra il francese ed Astori (eventualmente da riscattare con altri 5 milioni, oltre ai due già versati la scorsa estate) difficilmente resterà. In Belgio sono certi che sarà Rolando, ora all’Anderlecht in prestito, ad occupare il posto lasciato libero. Non ci sarebbe da stupirsi più di tanto: lo scorso luglio, prima dell’affondo del Bayern Monaco e quando si pensava che il City potesse prendere Benatia, era stato sondato il Porto. Non se ne fece nulla con tanto di litigata riportata su Facebook da un intermediario dell’operazione che rivelò come la Roma avesse offerto per Rolando 4 milioni. Un altro nome finito nel taccuino del ds è Doria. Arrivato a Marsiglia un anno fa, con Bielsa non ha trovato spazio e a gennaio è andato in prestito al San Paolo che può riscattarlo per 7,5 milioni. Somma non indifferente per il mercato brasiliano. Se la Roma centrerà la Champions, è un difensore da tenere sotto osservazione come il terzino Digne, vecchio pallino di Garcia che non perde la speranza di portare in giallorosso a parametro zero anche il centrocampista Mavuba.
SPRINT COLOMBIANO - Intanto dopo un mese e mezzo ai box, a Cesena per pochi minuti si è rivisto in campo Ibarbo, un altro acquisto di gennaio che Garcia non ha avuto mai a disposizione. Dopo la lesione muscolare e la cura con i fattori di crescita per il ginocchio destro, il colombiano sembra essere finalmente pronto: «Sto bene – ha detto a Roma Radio - Voglio restare, vincere titoli e giocare in Champions». Proprio dalla partecipazione alla massima competizione europea per club, potrebbe dipendere il suo riscatto, fissato a 12,5 milioni.