25/04/2015 14:56
CORSERA (L. VALDISERRI) - La prima grande Roma da trasferta, quella in cui l’ambizione di Rudi Garcia venne completamente allo scoperto dopo il derby della «chiesa al centro del villaggio, è stata quella del 5 ottobre 2014: 3-0 all’Inter di Mazzarri, a San Siro. L’ultima grande Roma, degna di quella della scorsa stagione, si è vista di nuovo contro l’Inter: 30 novembre 2014, con un 4-2 pieno di gol e spettacolo, contro Roberto Mancini arrivato da poco in nerazzurro. I precedenti sono beneauguranti, le ultime dieci giornate meno: l’Inter ha fatto un punto in più della Roma, 16 contro 15, anche se le lunghezze di distanza in classifica restano molte (+16 per i giallorossi). Rudi Garcia cerca di dare poca importanza a tutte e due gli argomenti: «All’andata abbiamo giocato con molta intensità e tanta fiducia. L’intensità dovremo metterla ancora, perché ne avremo bisogno. Con l’Inter è sempre bello giocare, ma anche difficile. La parola d’ordine è: avere l’atteggiamento giusto, quello mostrato con Cesena, Napoli e Torino, e mostrare che facciamo di tutto per vincere».
La Roma esce dal pessimo pareggio casalingo contro l’Atalanta, al termine del quale Garcia ha strigliato i suoui giocatori che avevano avuto «poca voglia» nell’affrontare la gara: «Ho parlato alla squadra il giorno dopo e sanno che cosa mi aspetto da loro. Io sono determinatissimo e loro lo saranno altrettanto. Ora però dobbiamo tradurre in campo le cose fatte in settimana. Prima cosa: l’atteggiamento di squadra. Poi: la solidarietà. Il problema non è se si sbaglia, ma che ci sia qualcuno che aiuti chi sbaglia. Entriamo nell’ultimo segmento di campionato e non abbiamo più tempo da perdere». Nel 2015 la Roma ha ottenuto 14 punti in trasferta e 8 in casa: un vantaggio giocare a San Siro? «Appoggiamoci su questa cosa. Sappiamo che in trasferta siamo competitivi. Ora ci aspettano 2 trasferte in 4 giorni e deve darci fiducia. Dobbiamo essere determinati e niente altro, questo serve. Le motivazioni? Bisogna chiedere ai giocatori. Io sono sempre lo stesso: spingo la squadra, amo i miei giocatori e so che possono fare grandi cose. Adesso la classifica dice che siamo terzi, ma che mancano sette partite e c’è ancora tutto da fare. Perciò io devo continuare a dare stimoli e i giocatori devono darsene tra di loro. Il ritorno in gruppo di Balzaretti è stato molto positivo: ha caricato la squadra, ha aggiunto motivazione. Questo atteggiamento positivo mi piace molto, perché anche io sono così».
Garcia ritrova De Rossi e Manolas, squalificati contro l’Atalanta, ma soprattutto Gervinho e Pjanic, che ieri si è allenato:«Ho parlato anche con loro. Sono al 100%”. Servono tutti.