25/04/2015 15:00
CORSERA (L. VALDISERRI) - Sedici punti di distacco in classifica sono tanti, eppure Inter-Roma è una partita più equilibrata di quanto faccia pensare questo numero. Basta prenderne un altro: nelle ultime dieci giornate la squadra di Mancini ne ha fatto uno in più di quella di Garcia: 16 contro 15. Questo passa il convento.
La Roma, che nel 2015 si è fermata (4 vittorie, 10 pareggi e una sconfitta), porta il peso del nono attacco del campionato (42 gol). Meglio dei giallorossi hanno fatto Juve (59), Lazio (58), Napoli (53), Inter (46), Milan e Palermo (44), Fiorentina e Genoa (43). Ecco perché Garcia si deve aggrappare al rientro in campo di Gervinho (solo 2 gol in campionato, l’ultimo proprio contro l’Inter il 30 novembre, ma peggio di lui ha fatto Iturbe, uno solo) e ai 38 anni compiuti di Francesco Totti. Il capitano ha segnato a San Siro alcuni dei suoi gol più belli — come il pallonetto da fuori area a Julio Cesar il 26 ottobre 2005 — e come tutti i grandi campioni sente particolarmente le partite negli stadi che hanno fatto la storia del calcio.
Totti (6 gol, 3 su rigore) è diventato oggetto di una discussione tra le più strampalate. In tanti si domandano del futuro del capitano giallorosso, anche se è sotto contratto fino al 30 giugno 2016, quando avrà quasi 40 anni, e anche se ha un accordo già scritto ai tempi della presidenza Sensi per un quinquennale da dirigente.
La Roma attuale è piena di problemi: 1) è stata scavalcata dalla Lazio al secondo posto che qualifica direttamente alla Champions; 2) ha condotto un mercato di gennaio autolesionista con l’arrivo di Doumbia e il prestito di Destro al Milan per 500 mila euro prendendo invece Spolli dal Catania per un milione e mezzo; 3) ha conosciuto la contestazione alla squadra e al presidente Pallotta, insultato anche ieri dai circa 3.000 presenti all’Olimpico per la finale di andata della Coppa Italia Primavera (1-0 per la Roma sulla Lazio con gol di Verde). Eppure si parla del contratto da rinnovare o meno a Francesco Totti.
Garcia, rispetto al pessimo pareggio casalingo contro l’Atalanta, recupera Manolas in difesa, De Rossi e Pjanic a centrocampo, Gervinho in avanti. Non sta bene, invece, Ljajic che, con 8 gol, è di gran lunga il bomber stagionale. Ma, per molti tifosi romanisti amanti del bel calcio, andrebbe venduto a fine stagione per rafforzarsi. Magari tenendo chi non ha segnato mai.