Roma come River, Iturbe centravanti viene da lontano

08/04/2015 14:22

GASPORT (D. STOPPINI) - Nuova Roma, nuovo . Strana idea, come ti schiero centravanti uno che in 28 partite aveva fatto solo un gol. Pareva un azzardo, ma ha stupito così, ha sorpreso il scegliendo di illuminare la trequarti con una torcia orientabile piuttosto che con un palo della luce facilmente identificabile. Detto, fatto: il gol vittoria è nato da una giocata di e da un movimento sul primo palo da centravanti vero. «L’avevamo provato, vuol dire che i giocatori mi ascoltano», ha scherzato . Vuol dire pure che un’occhiata ai libri di storia il francese l’ha data. Perché centravanti non è nato sabato scorso. Non è nato neppure nelle due settimane di lavoro che hanno preceduto la sfida con il . Questa è roba di due anni fa, almeno.

RUDI COME DIAZ È storia del « del Guaranì», o giù di lì. «Sì, è un ruolo che mi piace, l’ho già ricoperto in Argentina », dice lui. Che al River Plate tornò a riveder la luce, dopo aver assaggiato l’inferno con il Porto. Merito di Ramon Diaz, l’allenatore di quel River, che a diede la licenza del campione. Un ruolo alla appunto, tanto per dar retta a quel paragone pesante da portarsi dietro. Diaz schierò a lungo l’argentino da attaccante puro, per la verità non solo riferimento centrale, ma con libertà massima di espressione. E tornò : tre gol e un mare di assist, abbastanza per garantirsi un futuro in Italia.

REAZIONE Era una specie di ultima chance, quella lì. Ce n’è a sufficienza per leggere molte similitudini con l’ attuale, quello che a Cesena — meno di 20 giorni fa — era finito in panchina, fuori da qualsiasi rotazione, incalzato pure da un rientrante . E invece è avvenuto il ripescaggio: in mezzo, un segnale di fiducia. ha avuto la risposta che cercava. Troppo poco per l’uomo che avrebbe dovuto spaccare il campionato. Una base di partenza, questo sì, per costruire un’altra Roma. Da Trigoria raccontano che uno degli uomini più colpiti dalla contestazione post fosse proprio l’argentino, sconvolto dagli insulti ricevuti. La reazione c’è stata, l’impegno in allenamento ha convinto a lanciarlo titolare, a costruirgli addosso una situazione di gioco che fin qui, con la Roma, si era vista solamente a tratti: qualche minuto nella trasferta di Udine, un altro scampolo di partita contro l’Empoli, poi nulla più.

FUTURO Se il avrà davvero rappresentato una svolta per , lo dirà il tempo. Di sicuro c’è che pare orientato a voler ripetere l’esperimento tattico anche nel prossimo futuro. ancora attaccante puro: dipenderà dal tipo di partita, ma non saranno solo l’assenza di o la scarsa condizione fisica di Doumbia a far pendere da qui in avanti la bilancia verso l’argentino. Che adesso ha 9 partite di tempo per costruirsi un futuro tutto giallorosso. Perché in giro per l’Europa gli amatori non mancano, dall’Inghilterra c’è chi giura di un Liverpool pronto a convincere la Roma alla cessione. Ma a Trigoria hanno in testa altre idee: e Lamela sono esplosi solo alla seconda stagione, ecco l’esempio da seguire. Il resto l’ha fatto un colloquio con il d.s. , che ha tranquillizzato l’attaccante: «Hai la fiducia di tutti noi, libera la testa e tira fuori quello che hai dentro», il messaggio spedito all’argentino. Che ha aperto, letto e risposto.