Roma, gli abbonamenti si vendono "porta a porta" tramite sms

29/04/2015 04:13

REPUBBLICA.IT (M. MONTI / M. PINCI) - Poche parole, un invito tutt'altro che implicito a mettere mano al portafoglio, possibilmente senza aspettare. La campagna abbonamenti non decolla, allora la Roma dà il via al piano B: la vendita porta a porta delle tessere, seppure in versione ventunesimo secolo. Un sms ha raggiunto stamattina gli smartphone e i telefonini dei tesserati giallorossi: "Caro tifoso, rinnova il tuo abbonamento 15/16 in prelazione per beneficiare delle migliori tariffe. Forza Roma". Un invito che qualcuno ha colto, tantissimi hanno ignorato, ma che ha anche indispettito un certo numero di appassionati: "Ci abboniamo da anni, non serve che ce lo ricordiate voi" e "Ci abboneremo sempre e comunque anche senza sms", il senso di commenti sui social e non solo all'iniziativa romanista.

Tanti insulti per le scelte del club, anche perché i risultati della squadra, scivolata al terzo posto e a soli due punti dal quarto, non mettono certo di buon umore la piazza. Certo i numeri delle tessere stagionali consigliavano un tentativo estremo di incrementare le vendite: il club non ha ancora comunicato in quanti abbiano rinnovato ufficialmente, ma voci di corridoio parlano di appena duemila sottoscrizioni in circa due settimane di vendita in prelazione (a condizioni agevolate). Colpa, forse, della tempistica scelta per avviare la nuova campagna - che aveva creato discussioni anche all'interno di Trigoria, perché imposta dagli States e non esattamente condivisa dal marketing romano - iniziata subito dopo il primo sorpasso laziale e lo sfogo del presidente Pallotta in chat contro i tifosi beceri da cacciare dallo stadio. Messaggio più che condivisibile, ma che ha contribuito ad alimentare il dissenso verso il numero uno del club. "La risposta per un cambiamento la dobbiamo dare, noi mandiamoli in bianco nella campagna abbonamenti", uno dei tanti messaggi sul profilo della società giallorossa.