04/04/2015 10:07
IL TEMPO (A. SERAFINI) - In palio non c'è soltanto la porta d'ingresso diretta per la Champions League, perché nell'ultimo biennio tra Roma e Napoli, il confronto è partito spesso proprio dalle rispettive panchine. Garcia contro Benitez, due vecchi amici che ci tengono particolarmente a non sfigurare quando si trovano l'uno contro l'altro.
Finora nei 5 precedenti tra campionato e Coppa Italia per entrambi il fattore casalingo ha sempre avuto il soppravvento, lasciando ancora vuota la casella dei pareggi. Oggi all'Olimpico, il tecnico giallorosso proverà a bilanciare il numero delle vittorie, cercando di rimettere insieme i pezzi di una stagione finora deludente. Per difendere il secondo posto dalle arrembanti inseguitrici il francese ha lavorato negli ultimi giorni principalmente sul profilo dell'equilibrio. Registrata la solita beffa dalle nazionali (Gervinho out per le prossime 3 settimane, Uçan di nuovo fermo) e gli acciacchi inevitabili dello stacanovista Totti (neanche convocato), gli ultimi dubbbi sono concentrati soprattutto sulle scelte in attacco. Nonostante le defezioni, le scelte non mancano, così come la consueta pre tattica che accompagna la vigilia. Con Ljajic praticamente certo di ricevere una maglia da titolare, per gli ultimi due posti nel tridente offensivo partono favoriti Ibarbo (destinato all'esordio dal primo minuto) e Florenzi, recuperato pienamente dopo il sovraccarico al ginocchio accusato con la nazionale azzurra. Iturbe e Doumbia quindi sono pronti per accomodarsi in panchina, definendo così un attacco più imprevedibile in cui proprio Ljajic dovrà fungere da prima punta o trequartista in base alle fasi di gioco, scambiandosi la posizione con Ibarbo.
D'altronde Doumbia non ha ancora raggiunto un livello di forma accettabile nonostante sia tornato in anticipo dalla Costa d'Avorio. Troppo importante non fallire la gara, troppo rischiosa al momento la possibilità di sfigurare nuovamente di fronte al già deluso pubblico dell'Olimpico. Quanto a Iturbe, ha parlato di lui l’agente Mascardi che però non gestisce più direttamente la procura: «Manuel è stato capito poco dallo staff della Roma che non gli ha dato fiducia. Ha buone offerte dall’Inghilterra, a fine stagione verranno prese delle decisioni».
Senza Keita, il centrocampo sarà affidato a Pjanic, De Rossi e Nainggolan, lo schermo utilizzato praticamente sempre nella seconda metà della passata stagione dopo l'infortunio di Strootman. In difesa invece rimane aperto un unico ballottaggio: fasce affidate a Torosidis e Holebas, con Astori (tra i più positivi a Cesena e negli ultimi allenamenti) favorito su Yanga Mbiwa per completare la coppia di centrali al fianco di Manolas. Garcia, come di consueto ha portato il gruppo in ritiro in hotel nella serata di ieri, evitando un lungo spostamento in pullman oggi da Trigoria fino all’Olimpico.
Anche il Napoli ha optato per la logistica migliore, scegliendo il treno per l'arrivo nella capitale. Benitez ha riabbracciato senza sorprese tutti i nazionali, tirando un sospiro di sollievo proprio per l'ultimo arrivato Higuain. Il «Pipita», già a segno tre volte contro i giallorossi, guiderà l'attacco partenopeo sostenuto da Callejon, Hamsik e De Guzman, in leggero vantaggio su Mertens e il recuperato Insigne. A centrocampo, considerata la squalifica di Inler, Benitez è intenzionato ad alzare il muro: insieme a David Lopez spazio al recuperato Gargano, preferito a Jorginho. Tra i pali fiducia confermata ad Andujar e linea difensiva senza sorprese con Maggio, Albiol, Koulibaly e Ghoulam.