09/04/2015 00:29
GAZZETTA.IT (C. ZUCCHELLI) - Ci sono state volte in cui James Pallotta ha spaccato, e non poco, i tifosi della Roma. L'ultima in ordine di tempo: qualche mese fa il numero uno giallorosso ha iniziato un botta e risposta con Lotito che poco è piaciuto ai romanisti, che accusavano il presidente di pensare "poco ai reali problemi della squadra e troppo ai suoi interessi personali". Stavolta invece la reazione di Pallotta agli striscioni contro la mamma di Ciro Esposito ha trovato d'accordo buona parte dei tifosi (non solo della Roma) che, tra radio e social network, ha deciso di isolare quelli che proprio il presidente ha chiamato "fottuti idioti". Anche se qualche voce contraria si è levata.
FAVOREVOLI - Detto che in parecchi, tra ieri pomeriggio e stamattina, hanno protestato nei confronti del giudice sportivo Tosel "che quando c'è la Roma di mezzo ama fare giurisprudenza", le parole di Pallotta l'hanno fatta da padrone. "Perché - ha scritto un tifoso sull'account Facebook del club - è la prima volta che un presidente se la prende così con gli ultras". Per capire che le frasi dette ieri hanno creato dibattito, basti pensare che scrivendo Pallotta su Twitter compare immediatamente "Pallotta ultras" e i commenti sono quasi tutti dello stesso tenore. "Dai James falli smettere tutti", scrive Ilaria M., mentre "Prohaska no Herbert" si complimenta così: "Lei è un uomo tremendamente solo in questo ambiente, coraggio presidente". Per Paolo, tifoso dell'Inter, "anche altri presidenti dovrebbero prendere spunto da Pallotta".
Luca Di Bartolomei, figlio di Agostino, pubblica sul suo profilo una foto delle parole di Pallotta e scrive: "Bravo". In molti, come tale Gabriele, chiedono che "i ruderi vengano mandati via dalla Sud" e sperano che alle "belle parole" seguano i fatti: "La società - il commento di un ascoltatore in radio - non pensi di cavarsela con queste frasi, per quanto giuste. Adesso vogliamo una reazione e vogliamo che certa gente non venga più fatta entrare a Trigoria". Il riferimento è a un incontro che c'è stato nel centro sportivo della Roma tra alcuni esponenti di spicco della tifoseria e i giocatori qualche settimana fa. "Certe cose restano nello spogliatoio", disse Garcia in conferenza liquidando la questione. Stavolta, invece, la maggior parte dei romanisti spera che la questione non venga liquidata. In alcun modo.
I CONTRARI - Ma c'è anche chi non ha apprezzato l'esternazione del presidente giallorosso, e rivendica la libertà di pensiero. O chi si rammarica: "Ci mancava solo il presidente moralista". E chi lo accusa di non essersi indignato tanto per gli striscioni, quanto per la squalifica della Curva.
BIMBI ALLO STADIO - In tanti applaudono anche all'iniziativa della fondazione "Roma Cares" che contro il Genoa inviterà allo stadio centinaia di bambini delle scuole romane.