21/04/2015 15:26
GASPORT (A. CATAPANO) - Laddove doveva sorgere la Cittadella dello Sport di veltroniana ispirazione, non può sorgere lo stadio della Roma. Almeno non quello che hanno concepito James Pallotta e Luca Parnasi. «C’è un’unica area: Tor di Valle. Non c’è bisogno di aggiungere altro». Alla fine di una giornata un po’ surreale, trascorsa in attesa di una smentita mai arrivata, se non altro dai collaboratori di Pallotta impegnati in questa «impresa » dello stadio arriva una presa di distanza che, in effetti, ribadendo l’unicità dell’area di Tor di Valle, equivale ad escluderne ogni altra, a cominciare da Tor Vergata. Zona ieri rilanciata da un servizio del Nuovo Corriere Laziale: lungo, articolato, corredato da estratti di una lettera di intenti che gli uomini di Pallotta avrebbero inviato al Rettore dell’Università per sondare il terreno, e dalle dichiarazioni del consigliere municipale (di un’altra zona) Francesco Smedile, che come esperto di urbanistica avrebbe risposto per conto del Rettore a Pallotta.
L’ASSESSORE A parte la smentita di Pallotta, tutte le altre sono arrivate. Troppo grossa per farla passare sotto silenzio. Il primo a intervenire è stato l’assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo, in rappresentanza del Comune, tirato in ballo in quanto proprietario dell’area su cui, secondo l’indiscrezione, Pallotta & Co. avrebbero dirottato il progettostadio, evidentemente non più soddisfatti di Tor di Valle. «Ad oggi non c’è stata nessuna richiesta da parte della Roma al Comune per le aree di Tor Vergata — assicura Caudo —. Siamo in attesa dei progetti definitivi sull’area di Tor di Valle. Attualmente si possono candidare tutte le aree possibili, ma se la Roma decidesse di cambiarla allora bisognerebbe rifare la procedura prevista dalla norma. E nel caso in cui l’area fosse di proprietà comunale bisognerebbe fare un bando, rinunciando al percorso fatto fino ad ora».
IL RETTORE Basterebbe questo a stoppare sul nascere ogni ipotesi alternativa a Tor di Valle (almeno per il progetto di Pallotta e Parnasi). E infatti anche il Rettore di Tor Vergata Giuseppe Novelli smentisce su tutta la linea: «Nessun contatto è mai avvenuto tra la dirigenza della società sportiva e l’amministrazione dell’ateneo che presiedo. Non ho mai avuto il piacere di conoscere il presidente Pallotta e neanche di affrontare con lui discorsi inerenti la costruzione dello stadi. L’ateneo non ha mai affidato nè autorizzato il Signor Francesco Smedile a parlare o rispondere in vece dell’Università».