Destro, gol da ex per il nonno: "Segnare l'unica cosa che conta"

10/05/2015 17:41

IL MESSAGGERO (A. GOZZINI) - Forse era la via più complicata per uscire dalla Toscana: aveva fin qui segnato solo in casa contro l’Empoli e poi sul campo della . Alla fine ha imboccato una strada che, come le altre, l’ha portato a Roma: ha segnato alla ex squadra e ha esultato in maniera composta ma visibile. Si è inginocchiato e ha alzato le braccia al cielo. Poi ha raccontato: «È un gol importante, una settimana fa è morto mio nonno e ci tenevo a dedicarglielo. Poi non segnavo da un po’ e se un attaccante non segna è dura andare avanti».

E LA ROMA è partito da Roma a gennaio scorso, poco tollerato dallo spogliatoio e dall’ambiente. Parabola giallorossa: Mattia era un giovane bomber da crescere e Roma lo ha aspettato dopo l’infortunio calvario, lo ha visto esultare di nuovo, fino a trovarlo indigesto in inverno, cederlo al Milan per poi rimpiangerlo dopo l’arrivo di Doumbia, e accrescere il sentimento ieri sera, quando il gol di Mattia ha complicato i piani romanisti per il secondo posto. , che era stato il miglior cannoniere giallorosso del 2014 e che ancora oggi, coi 5 centri romanisti dei primi mesi di stagione, resta il terzo cannoniere più prolifico di .

E IL MILAN A gennaio è diventato rossonero, accolto come eroe dell’attacco, con Galliani a cercarlo fin sotto casa e i tifosi a riempire la stazione al suo arrivo. Parabola rossonera: a febbraio Mattia ha segnato il suo primo gol a San Siro, a marzo ha fatto bis in trasferta. Poi, più nulla. Meglio: qualcosa è successo se ha finito per fare la riserva di Menez e poi anche di Pazzini. Da eroe ad alternativa immusonita in panchina, tutto in 5 mesi: sembrava che Pippo lo avesse rinnegato, pensiero rafforzato dall’esclusione di Mattia nella partita più importante. Nella settimana del derby arrivava da un infortunio ma era arruolabile, anche se disarmato tra le riserve. Altri pomeriggi e altre notti da spettatore, prima di tornare titolare a e meritarsi la conferma contro la ex. E poi segnare e uscire tra gli applausi e le parole di Inzaghi: «Mattia deluso per la sostituzione? Ma no, sapeva che sarebbe uscito, era stanco, non arrabbiato».

E IL FUTURO Milan e Roma sono destinate a incrociarsi di nuovo, con ancora al centro della scena: Mattia è in prestito al Milan, con diritto di riscatto rossonero a 16 milioni di euro. Dopo aver infilato per il raddoppio, le chance di acquisto, prima non troppo elevate, sono aumentate. qui va in dribbling: «Non conosco il mio futuro, dobbiamo aspettare la fine della stagione. Cerco sempre di segnare: è l’unica cosa che conta». Appuntamento al prossimo Milan-Roma: magari , con una delle due, giocherà.