10/05/2015 15:46
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Dice il saggio, Morgan De Sanctis, uno dei meno peggio. «Inutile cercare particolari giustificazioni, si poteva fare di più. Il Milan era in difficoltà e noi, specialmente all’inizio, dovevamo approfittarne». Chiaro, limpido. Ma on è andata così, la Roma ha fatto poco e poi male, non certo per sue responsabilità. «Il Milan è stato bravo a chiudersi e ripartire e noi abbiamo concesso spazi. Non abbiamoavuto ritmo e dobbiamo capire il perché di tutto questo». Il secondo posto è a rischio? «Che il momento fosse delicato per la classifica lo sapevamo, si è creata una situazione di costante equilibrio per cui un passo falso non era certo augurabile in questa fase. Nove punti ci garantirebbero il secondo posto ma c’è da riflettere sulla prestazione».
Subire dal Milan fa strano: i rossoneri in genere – lo dice la storia di questo campionato – subiscono da chiunque. «Se parliamo di fase difensiva ci mettiamo anche i centrocampisti, e gli attaccanti visto quanto successo sul secondo gol, che arriva dagli sviluppi di un calcio d’angolo. Nell’arco dell’annata si creano delle occasioni in cui la gestione richiede che il singolo faccia di più. Fare un esame generale diventa difficile, nella lettura non siamo stati proprio brillantissimi». Si parla di un ritiro in stile Napoli. «Restano ventuno giorni prima della fine della stagione. Saranno tutti dedicati all’attenzione e al lavoro, qualsiasi decisione sarà presa in funzione del secondo posto e per costruire una Roma migliore. Intanto pensiamo a fare una settimana settimana intensa: abbiamo bisogno dei tre punti contro l’Udinese». Sarà una settimana di passione.