10/05/2015 15:06
GASPORT (C. ZUCCHELLI) - «Ci siamo fatti segna’ da Justin Bieber». Una risata vi seppellirà, anche se a seppellire l’umore dei tifosi della Roma non ci hanno pensato tanto i giocatori del Milan (il riferimento è a van Ginkel), ma quelli allenati da Garcia, scesi in campo a San Siro con l’atteggiamento delle giornate peggiori. Al fischio finale ce n’è per tutti: l’ironia, che pure c’era stata durante l’incontro («non quotato il gol di Destro», è un mantra che ricorre tra Facebook e Twitter) lascia spazio alla rabbia. E quasi nessuno se la sente di sperare in un favore dell’Inter stasera: «Perché – è il commento di un utente su Instagram sotto la foto del rigore di Totti – ce siamo pure un po’ stufati di sperare tanto nei favori degli altri».
«LJAJIC HA GIOCATO?» - Luca chiede «un ritiro immediato», LadyRoma si chiede, invece, se «Garcia darà a tutti la domenica libera, visto che se la sono meritata», Kenny dice: «È stato difficile per tutti quest’anno perdere a Milano, Rudi Garcia ce l’ha fatta». Il tecnico è il primo degli accusati ma, a parte De Sanctis e Totti, anche tra i giocatori non viene salvato nessuno. Michele scrive che «Iturbe che tenta il colpo di tacco a 2 minuti dalla fine è la foto perfetta della stagione», Chiara, quando viene inquadrato Ljajic, si sorprende «non avevo neanche capito che fosse entrato», Valentino si chiede se «Nainggolan ha già la testa a Londra e Pjanic a Parigi», Doumbia è improvvisamente ridiventato «il solito pachiderma». E pensare che, senza gli infortunati di lungo corso, la Roma era andata a San Siro con tutta la rosa a disposizione. «E meno male – scrive Giancarlo su Twitter – perché era davvero difficile riuscire nell’impresa di perdere contro una non squadra». Nessuna luce a San Siro, se non, come twitta Francesco «l’applauso di tutto lo stadio a Totti», nessun alibi per la squadra. «Anzi, per l’insieme di giocatori che scende in campo. Le squadre sono un’altra cosa».
«IL DESTINO NELLE NOSTRE MANI» - Tutto da buttare, dunque? Quasi. Perché tra chi scrive a Garcia («ti avranno sicuramente dato una squadra meno forte dell’anno scorso, però tu ci hai messo del tuo») e chi invece non si stupisce più di tanto («ormai ci dobbiamo domandare il perché della parentesi della scorsa stagione, questa è la solita partita da secoli»), c’è anche chi prova ad essere ottimista. Sono pochi e tutti si aggrappano all’aritmetica: «Se vinci le prossime 3 sei secondo. Nonostante tutto il destino è ancora nelle nostre mani». Se è effettivamente un bene si scoprirà soltanto domenica prossima. E magari potrebbe essere utile, a qualche calciatore, rileggere quanto twittato da Luca Di Bartolomei: «Amici giocatori, correre e giocare a pallone per la Roma è bello: non abbiate timore».