24/05/2015 16:31
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Il Piccolo Principe fatica a trasformarsi in un re affidabile e carismatico. Il cammino romano di Miralem Pjanic continua ad esser pieno di insidie e incertezze, diviso tra periodi convincenti, di grande amore con la tifoseria, e flessioni clamorose che ne mettono in discussione il futuro in giallorosso. Anche l'attuale stagione è un insieme di chiaroscuri che hanno in breve tempo allontanato il bel ricordo della scorsa annata, quella del feeling con Garcia e di una continuità che aveva convinto la società dodici mesi fa a rinnovare il contratto del bosniaco. Un contratto importante, che ha portato il ragazzo a guadagnare 3,6 milioni di euro (bo-nus compresi ), una cifra che ha creato scompiglio all'interno dello spogliatoio, alterandone gli equilibri. Ma Miralem andava in scadenza, sarebbe stato un suicidio economico perderlo a parametro zero. Logica inappuntabile che però poco sembra aver intenerito i colleghi di squadra, con il caso Benatia, prima, e quello che un caso rischia di diventarlo tra qualche settimana di Nainggolan.
D'altra parte Garcia non ha mai nascosto il suo innamoramento calcistico per Pjanic e anche in questa stagione lo ha battezzato elemento indispensabile di un centrocampo che, per vari motivi, ha sofferto più dell'immaginabile. E proprio dal numero 15 ci si aspettava il definitivo salto di qualità, l'ascesa a un trono dal quale ha cominciato a scansarsi Francesco Totti, che proprio nel più giovane compagno vede un suo possibile erede. II Piccolo Principe, appunto. Eppure Pjanic in questi mesi è stato fortemente penalizzato da tanti guai fisici, che ne hanno condizionato il rendimento. Dalla schiena, al delicato problema ai legamenti della caviglia, che continuano ad infiammarsi. Garcia stesso nelle ultime conferenze ha ammesso che il giocatore scende da tempo in campo infortunato, stringendo i denti ma non potendo, evidentemente, dare il massimo.
Paradosso, uno dei tanti, di una stagione in cui Miralem ha realizzato cinque reti, la penultima delle quali è stata decisiva per la vittoria contro il Napoli. Rete ed esultanza polemica contro tifosi e giornalisti, rei di essere troppo severi nei confronti suoi e della squadra. L'ultimo gol lo ha fatto al Sassuolo e ora vorrebbe riuscire a riscattare la stagione contro la Lazio, andando a segno o comunque riuscendo a dare il suo apporto per vincere il tanto atteso e decisivo derby. Lui che si è talmente immedesimato nello spirito romanista da non nominare mai gli antagonisti cittadini, indicandoli come "Quelli là dell'altra squadra", uno di quelli che la stracittadina la sente emotivamente di più.