08/05/2015 16:00
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Sta cercando di capire a quale tridente affidarsi, Garcia, stretto tra acciaccati e giocatori in calo di rendimento. Ma su un nome il tecnico sembra non avere mai dubbi: quello di Gervinho. Intoccabile, per il tanto movimento che riesce a creare davanti, punto di riferimento nonostante quella attuale non sia decisamente la sua miglior stagione, se solamente si pensa che l’ultimo gol in campionato risale addirittura alla gara con l’Inter del 30 novembre. “Quando sono tornato dalla coppa d’Africa ero un po’ affaticato e, oltretutto, la squadra in quel periodo aveva perso brillantezza”, l’ammissione dell’ivoriano alle telecamere di Sky.
Affaticato per la vittoria del trofeo e per i prolungati festeggiamenti che non hanno certo contribuito a rigettarlo nel campionato italiano con la giusta concentrazione. “Ora però andremo a Milano per vincere, è troppo entusiasmante disputare la Champions, non possiamo perderla. Perché ho segnato di meno? Totti mi ha fatto meno assist”, sorride, raccontando forse una mezza verità. Per la prossima stagione la Roma sta cercando un centravanti di livello, a prescindere dall’acquisto di Doumbia e dal possibile rientro di Destro, avversario domani sera a Milano. “I grandi centravanti sono fondamentali in ogni squadra che voglia ambire a vincere i trofei importanti – spiega Gervinho – in ogni top club ce n’è almeno uno. Se riusciremo a finire bene la stagione, centrando la qualificazione diretta alla prossima Champions League, la società avrà la possibilità di investire. Sia Totti sia Doumbia sono comunque due ottimi giocatori”.
Una prima punta alla Higuain, ma per arrivarci bisogna affidarsi a un finale di stagione pieno di insidie. La prima domani, a San Siro, contro un Milan in piena crisi. Dell’ex, almeno fino al prossimo mese, Destro che anche da quelle parti non sta vivendo un periodo di gloria. In pratica per mantenere il secondo posto, e per poter quindi prendere un grande centravanti, ci si affida a uno che non sarà nelle intenzioni il titolare il prossimo anno (Doumbia), sfidando un altro il cui cartellino è ancora giallorosso (Destro).
Paradossi stagionali, mentre Garcia, per aggirare il grande caldo di questi giorni, ha fatto allenare la squadra nel tardo pomeriggio. “Abbiamo quattro finali da vincere – sintetizza Paredes – abbiamo commesso errori di gruppo, ma questo è tutto: restiamo concentrati e chiuderemo secondi”.
Intanto, sul fronte stadio, ieri Parnasi, il costruttore incaricato di realizzare l’impianto, ha incontrato in Campidoglio i tecnici del Comune, in particolare degli assessorati all’Urbanistica e ai Trasporti. Un incontro tecnico, in previsione del 15 giugno, data in cui Pallotta presenterà il progetto definitivo del nuovo stadio.