15/05/2015 14:37
IL TEMPO (A. SERAFINI) - Anche se non lo ho mai dimostrato, Garcia ne ha sentito disperatamente la mancanza. Adesso che è pronto per tornare, quindi, Seydou Keita riprenderà in mano le chiavi del centrocampo romanista. Troppo importante la posta in palio in questo delicato finale di stagione per rinunciare a uno come lui, soprattutto se il problema di fondo della squadra è il limite di carattere e personalità.
Il maliano ha giocato poco più di 30 minuti negli ultimi due mesi, falcidiato dai continui fastidi al ginocchio successivi alla distorsione accusata nella sfida con la Fiorentina in Europa League nello scorso 19 marzo. Ieri a Trigoria, si è aperto nuovamente lo spiraglio: Keita ha corso quasi per tutta la seduta insieme ai compagni e per la sfida di domenica con l'Udinese ha già comunicato la totale disponibilità nel riprendersi una maglia da titolare.
Nelle 3 partite che rimangono per ottenere il secondo posto, il tecnico francese si affiderà ai fedelissimi, quei pochi che durante la stagione hanno dimostrato più continuità ed equilibrio nei momenti difficili passati dalla squadra. Il periodo dell'infortunio ormai è superato e se a fini degli obiettivi stagionali siano contate poco le reti pesanti messe a segno con la Juventus in campionato e con la Fiorentina al Franchi in Europa League, nello spogliatoio in molti hanno avvertito la sua assenza.
Per questo, nonostante la carta d'identità segnerà 36 nel prossimo gennaio, la Roma ha da tempo preparato il rinnovo contrattuale per un altro anno, in linea con le cifre percepite in questa stagione. Una priorità per Garcia, meno per Keita, che da tempo ha comunicato alla società di voler prendere una decisione soltanto al termine del campionato. I giallorossi aspettano la firma, ma vogliono comunque essere sicuri della sua integrità fisica, supportata dalla voglia e dalla convinzione di voler giocare un'altra stagione ad alti livelli.
Negli ultimi mesi sulla scrivania di Walter Sabatini le proposte per sostituire il numero 20 non sono mancate, ma di fronte alle alternative finora monitorate (in primis quella dello svincolato Rio Mavuba), Keita continua a rimanere la prima scelta. Intanto si partirà dalla gara dell'Olimpico con l'Udinese, il primo passo verso il traguardo dopo il tanto discusso ritiro a singhiozzo andato in corso a Trigoria. Garcia dovrà quasi sicuramente rinunciare a Pjanic, ancora dolorante alla caviglia. Centrocampo affidato quindi a Keita, De Rossi e Nainggolan mentre per l'attacco continuano a salire le quotazioni di Totti, che probabilmente verrà affiancato da Iturbe e uno tra Ibarbo e Ljajic. Insieme a Doumbia, anche Astori è pronto per accomodarsi in panchina lasciando spazio a Yanga Mbiwa. Con Florenzi squalificato, Torosidis tornerà sulla fascia destra lasciando la corsia opposta al ritorno di Holebas.
Sul fronte mercato intanto si pensa anche alla difesa del futuro: nonostante le smentite è andato in scena mercoledì all’Eur l'incontro tra la Roma e la Sampdoria per discutere il possibile futuro in blucerchiato di Viviani e la posizione di Romagnoli. Il ragazzo preferirebbe rimanere un altro anno a Genova, mentre i giallorossi vogliono riportarlo alla base in attesa di testare le condizioni di Castan.