Premio Fair Play all'Olanda. La Uefa: "Criteri da cambiare"
10/05/2015 01:06
GAZZETTA.IT (F. LICARI) - “In 20 anni di regolamento del fair play è la prima volta che in testa alla classifica è una federazione i cui tifosi si siano resi responsabili di incidenti rilevanti in almeno un’occasione”. Giorgio Marchetti, direttore Uefa delle competizioni per club, fa il punto sulle polemiche scatenate in Italia dalla classifica del fair play comunicata dall’Uefa. L’Olanda è in testa per la stagione 2014-15 e guadagna così un club in più in Europa League (come la 2° e la 3°, cioè Inghilterra e Irlanda). Un premio oggettivamente non meritato, visto il comportamento dei tifosi del Feyenoord: violenti nelle strade di Roma e poi razzisti nello stadio di Rotterdam. Ma ormai è fatta. Però in futuro si cambia.
I CRITERI — Spiega ancora Marchetti: “La classifica Uefa Respect Fair Play esiste dal 1994-95 e premia le 3 Federazioni che ottengono il miglior punteggio complessivo stagionale per tutte le partite giocate in ogni torneo Uefa. I criteri usati sono: ammonizioni, espulsioni, gioco positivo, rispetto degli avversari, rispetto degli arbitri, comportamento dei tecnici, dei dirigenti e del pubblico. Tutte situazioni previste dal regolamento e giudicate dai delegati delle partite con un punteggio. Il comportamento degli olandesi è stato ineccepibile con l'eccezione che conosciamo e purtroppo fino ad oggi, in base al regolamento, gli incidenti fuori dal perimetro dello stadio non possono essere considerati”.
IL FUTURO — Qualcosa andrà quindi fatto e Marchetti s’impegna a modificare il regolamento: “L’Uefa analizzerà il problema immediatamente e proporrà i correttivi necessari affinché tale contraddizione non si presenti più in futuro. Studiando assolutamente di prendere in considerazione anche incidenti fuori dagli stadi”.