Riforma campionati: Tavecchio s'è stancato

05/05/2015 22:38

REPUBBLICA.IT (F. BIANCHI) - Mercoledì, Carlo Tavecchio tornerà a Roma dopo il blitz a Nyon e Torino, e in settimana ha convocato in Figc sia Leghe che componenti: c'è da prendere una decisione su questa riforma dei campionati che non fa (mai) passi avanti. Lo ha detto anche ieri Damiano Tommasi. Tavecchio si è stancato di aspettare: si era augurato che le parti trovassero un accordo entro marzo. Niente da fare. Stallo, e chiacchiere inutili, anche ad aprile. Ora Tavecchio è pronto a girare la pratica al suo amico Giovanni Malagò: il n.1 del Coni, in accordo con la Giunta, dovrebbe nominare un commissario ad acta (forse Giulio Napolitano, già esperto della materia) per modificare lo statuto. Ora c'è il diritto di veto: ci vuole il 75% dei consensi, in pratica impossibile. Ma ci vuole soprattutto un accordo fra le parti che non c'è: se non arriva entro giugno, la riforma non potrà andare a regime dalla stagione 2017-'18. L'obiettivo è una serie A a 18, una B a 20 e una Lega Pro con meno delle attuali 60 squadre (non ce la fanno, basta guardare le penalizzazioni).

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