28/05/2015 13:20
GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Prima con alcuni amici allo stadio a vedere il derby, poi in discoteca insieme ai suoi ex (e futuri?) compagni di squadra: ha vissuto un lunedì da romanista, Alessio Romagnoli, e non c’è da stupirsene poi più di tanto, visto che il suo cartellino è ancora di proprietà della Roma. Dopo aver vissuto una stagione da protagonista a Genova, grazie a un allenatore come Mihajlovic che di difensori dal piede sinistro se ne intende, adesso è pronto per tornare alla base, con la speranza di potersi giocare le sue carte per far parte delle rotazioni tra i titolari.
DUBBI Questo, in fondo, è l’unico dubbio che separa Romagnoli da un ritorno a Trigoria in grande stile. A vent’anni e dopo un anno in prima linea non se la sente di tornare ad essere soltanto un ex Primavera. I numeri certificano la sua crescita: 29 partite in campionato di cui 27 da titolare, da Lazio-Samp del 5 gennaio ad oggi ha saltato soltanto 2 gare, le altre le ha giocate tutte e gli sono stati risparmiati soltanto 7’ contro la Fiorentina. Dopo De Silvestri è stato il difensore più impiegato da Mihajlovic, che lo vorrebbe con sé anche nella sua prossima squadra, così come Ferrero vorrebbe tenerlo un altro anno a Genova. «Se ce lo lasciate — ha detto il presidente a Sabatini — ve lo rimandiamo tra un anno ancora più forte».
CERTEZZE Probabilmente, se Castan non avesse vissuto un anno da incubo, la Roma ci avrebbe anche pensato. Ma a questo punto, con Astori che non sa ancora se verrà riscattato (e non ha convinto fino in fondo) e il brasiliano alle prese con i suoi problemi, la Roma è sempre più decisa a riportarlo alla base. Certamente Romagnoli inizierà a luglio la stagione con Garcia che, dopo averlo utilizzato con il contagocce nel suo primo anno romano (11 presenze di cui appena 3 da centrale e le altre da terzino) vuole vederne da vicino progressi tecnici e di comportamento.
LIMITE MASSIMO Poi, anche a seconda di quello che succederà a Castan e Astori, la Roma deciderà cosa fare. Romagnoli è pronto a raccogliere la sfida, ma vorrebbe che entro fine luglio la sua situazione fosse chiara. Il limite massimo può protrarsi fino ai primi di agosto perché lui non vorrebbe andare oltre e trasferirsi eventualmente, di nuovo in prestito, soltanto gli ultimi giorni di mercato. Conte lo segue e Romagnoli (che ha vinto il premio Football Leader Under 21, evento che si svolgerà il 3, 4 e 5 giugno ad Amalfi) sa di avere la fila di club che sarebbero pronti a prenderlo, forti di un contratto con scadenza 2018 e con un ingaggio molto inferiore al milione di euro. Lui però vuole emergere nella Roma, in questo anno a Genova ha mantenuto rapporti costanti con tutti i suoi ex compagni e lunedì era all’Olimpico a tifare. E poi la sera li ha ringraziati, soprattutto Mapou e Iturbe, visto che se tra quattro mesi giocherà la Champions sarà anche merito loro.