Rudi blinda la Roma

09/05/2015 15:14

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - chiude a chiave la Roma. Per proteggerla in questa volata per il secondo posto, ritrovato solo domenica scorsa e con il vantaggio minimo di 1 punto. Il suo black out anomalo (i contratti con le tv gli impongono di incontrare comunque i media), serve per evitare gli argomenti che scottano e che distraggono i giocatori dall’obiettivo. Perché in cassaforte, per il secondo anno di fila, il francese vuole mettere l’accesso diretto alla . Silenzio assoluto, dunque, su mercato, , Lazio, , scelte e altro. Sul presente e sul futuro. «Mi interessa solo la nostra partita contro il Milan. Chiedo concentrazione al mio gruppo, ora conta quella e basta». Per allungare la striscia positiva, dopo i 2 successi contro il Sassuolo e il , sfruttando l’anticipo di San Siro, ultimo viaggio stagionale: i rossoneri di Inzaghi, 3 sconfitte di fila, hanno conquistato solo 2 punti in 5 gare e sono finiti al1’11° posto, lontani 21 punti. E per festeggiare il nuovo record personale, dopo mesi di delusioni: la 50a vittoria in 89 gare, solo Spalletti, in 90, è stato capace di riuscirci in meno di un periodo così breve.

MATTIA E GLI IVORIANI - «Lo so, le mie sono risposte noiose». Rudi dà l’esempio e fa quello che vorrebbe dagli altri. E, invece, tra tweet e interviste, i calciatori entrano su questioni a dir poco delicate. Non si sofferma sull’ex (in prestito) che definisce «talentuoso» e che mette sullo stesso piano di Doumbia: «Sono giocatori d’area». Va in soccorso di tutti, ultimo Gervinho che ha trovato l’alibi, pur con il sorriso, ai pochi gol fatti: i mancati assist di . «Era una battuta. Francesco è il capitano, non va disturbato». parla alla platea ma indirettamente si rivolge a chi sta a Trigoria. L’attacco della Roma, pur restando il 7° del torneo, ha appena ripreso a funzionare: 5 gol in 2 gare. Non si potrà, però, fermare. Soprattutto davanti all’ex che non va sottovalutato. Perché , pur avendo giocato in giallorosso durante la stagione la metà delle partite dei due africani di , è riuscito a segnare di più. In 16 gare di campionato, prima di vestire la maglia del Milan, ha realizzato 5 reti. Gervinho in 23 e Doumbia in 9 (totale 32), solo 2 a testa. Il centravanti, però, è partito 4 volte da titolare e, dopo il pari nel debutto all’Olimpico con il Parma, ha infilato 3 successi su 3 nelle altre partite in cui è stato schierato dall’inizio: contro il Cesena, contro il Sassuolo e domenica scorsa contro il . E nelle ultime due gare ha festeggiato i primi suoi 2 gol con il nuovo club.

NOVITA’ ASSOLUTA – Doumbia ha colto al volo la sua chance. Si è riabilitato, mercoledì 29 aprile, solo perché, nel riscaldamento a Reggio Emilia, si è fermato . cambiò il sistema di gioco, passando dal 4-3-1-2, con trequartista, al con l’ivoriano prima punta. Se stasera confermerà il tridente composto da , Doumbia e Gervinho, ecco per la terza volta di fila la stessa formazione: mai successo da quando è a Trigoria. L’anno scorso, in due casi, ha scelto gli stessi undici della partita precedente. Come nelle ultime due gare.