Totti: «Campo, panchina o tribuna farò sempre il bene della Roma»
01/05/2015 15:41
CORSERA (L. VALDISERRI) - «Dobbiamo arrivare all’obiettivo: il secondo posto. Ciascuno di noi, nell’ambito del suo ruolo, dovrà mettere da parte convinzioni e opinioni. Ora bisogna stare uniti! Contro il Genoa ci giochiamo una parte consistente di questo risultato e sono sicuro che, assieme, ce la possiamo fare. I processi e le decisioni sul futuro, rimandiamoli a giugno. Giocare mi fa piacere, ma valuto al di là della mia presenza in partita: mi sento di dare un contributo dentro e fuori dal campo. Voglio chiarire una cosa: io non ho mai chiesto di cambiare il mio contratto. Proprietà, società e io siamo sempre stati in sintonia su quest’argomento. È la passione che mi lega a questi colori. Non sono mai stato e mai sarò un problema per la Roma. Applaudirò dal campo, dalla panchina e dalla tribuna i calciatori che indossano e indosseranno questa maglia. Per questa squadra ho sempre desiderato il meglio. Il rispetto verso tutti è importante e non deve mai mancare. Ora più che mai: daje Roma!».
Parole di Francesco Totti, affidate al suo sito. Arrivano dopo la sostituzione contro l’Inter (51 minuti) e la panchina contro il Sassuolo. Non un momento qualunque. Le statistiche delle ultime dieci partite di campionato sono queste. Con Totti titolare: sei partite, quattro pareggi (Verona, Juve, Chievo e Atalanta), due sconfitte (Samp e Inter), nessuna vittoria, 4 punti conquistati su 18 disponibili. Senza Totti: quattro partite, tre vittorie (Cesena, Napoli e Sassuolo), un pareggio (Torino), nessuna sconfitta, 10 punti su 12 disponibili.
Il calcio è uno sport di squadra, per cui non si può dare un valore assoluto a numeri che coinvolgono un gruppo intero di giocatori e non un singolo. Però alcune tendenze sembrano chiare: 1) Totti è stato utilizzato troppo (1.484 minuti in campionato, l’anno scorso furono 1.664 in totale) rispetto alla sua età, 38 anni compiuti a settembre; 2) ha giocato anche in condizioni precarie, come a Cagliari, l’8 febbraio; 3) la sua convivenza con Pjanic non è semplice, come per primo aveva detto Zdenek Zeman, che aveva cercato invano una posizione per evitare che ««si pestassero i piedi in campo»; 4) il punto più alto della sua stagione è stato il derby di andata (11 gennaio), quando nel secondo tempo giocò da centravanti e trascinò la squadra da 0-2 a 2-2 con una doppietta. Se Totti gioca avanzato non c’è sovrapposizione con Pjanic, se torna indietro a giocare da «falso nueve» sì. È stato questo il motivo per cui, dopo lo stop di Keita nel riscaldamento, Garcia ha preferito inserire Doumbia – nel 4-3-3 – anziché Totti?
E contro il Genoa? Il modulo sarà importante, tenendo conto che una maglia per Gervinho è sempre sicura. Con il 4-3-3 Totti ha più probabilità di giocare, con il 4-3-1-2 meno. La prima ipotesi è la più probabile, anche perché né Keita né Ljajic sembrano recuperabili per domenica (ore 12.30). In ogni caso, Totti rispetterà la scelta di Garcia. Conta la Roma.