09/05/2015 15:12
GASPORT (F. LICARI) - Dalle cifre sembra una stangata. In realtà è una «stangatina» perché le modalità di pagamento delle multe sono ben rateizzate e un’inversione di tendenza — leggi bilanci positivi — avrebbe come conseguenza la cancellazione di alcune misure. Però sempre di una bella botta si tratta. Lungamente attesi, sono stati svelati i contenuti dei patteggiamenti di Inter e Roma con l’Uefa per la violazione del fair play finanziario. Dopo la chiusura delle Borse, trattandosi anche di società quotate.
LE REGOLE Una botta soprattutto per l’Inter (multa totale 20 milioni, benché 14 siano con la «condizionale»), visto che alla fine la Roma se la cava con 6 milioni (dei quali 4 congelati). Poi altri provvedimenti restrittivi su stipendi, rose, mercato. Non sono i 60 milioni di City e Psg, ma neanche il fatturato è lo stesso. Nei prossimi 4 anni (per l’Inter) e 3 (per la Roma) la gestione dei club dovrà comunque cambiare, o le entrate moltiplicarsi. È il fair play. Importante che il rigore sia mantenuto sempre per tutti. Ieri altri 8 club — tra i quali il Monaco e il Besiktas — hanno raggiunto l’accordo con l’Uefa. Senza accordo si sarebbe passati alla fase giudicante.
INTER Il patteggiamento dell’Inter con il panel inquirente del FFP (Financial Fair Play) riguarda il prossimo quadriennio di coppe (dal 2015 al 2019), entro il quale dovranno essere raggiunti gli obiettivi di bilancio. Per il 2016 è ammesso un deficit di 30 milioni, nel 2017 bilancio alla pari. L’a.d. Bolingbroke spiega di aver lavorato da mesi a stretto contatto con l’Uefa «per raggiungere questo accordo. Crediamo nei principi del FFP e siamo sicuri che il nostro business plan ci porterà a essere sempre più competitivi».
INTER MISURE 1) Multa di 6 milioni pagabile in 3 rate annuali di 2 milioni. La prima rata sarà trattenuta dai premi di Europa League di quest’anno, la prossima nel 2016 se l’Inter si qualificherà alle coppe. 2) Multa con la condizionale di 14 milioni in due tranche di 7 milioni ciascuna. Significa che, raggiungendo gli obiettivi, l’Inter non pagherà. Altre misure: 1) Restrizione degli stipendi e limitazione degli ammortamenti per gli acquisti nel prossimo biennio. 2) Riduzione della rosa Uefa da 25 a 21 giocatori il primo anno e 22 il secondo, ritorno a 25 in caso di rispetto del FFP. 3) Limitazione del numero di nuovi acquisti del quadriennio inseribili nella rosa Uefa nel primo biennio in considerazione del bilanciamento di mercato tra entrate e uscite. Una sfida al futuro. Sicuri 6 milioni, l’Inter può evitare gli altri 14 (e le misure dopo il primo biennio) con una gestione virtuosa. E qualificandosi in Champions.
ROMA L’accordo con l’Uefa riguarda il triennio 201518, entro il quale raggiungere gli obiettivi del FFP. Possibilità di deficit di 30 milioni nei primi due anni (2016 e 2017).
ROMA MISURE 1) Multa di 2 milioni in tre tranche (la prima sottratta dagli ultimi premi Champions). 2) Multa di 4 milioni con la condizionale, sempre in tranche, con la possibilità di cancellazione in caso di rispetto delle regole. Inoltre: 1) Rosa Uefa ridotta a 22 giocatori la prima stagione. 2) Limitazione di mercato in considerazione del bilanciamento tra entrate e uscite (come per l’Inter).
FAIR PLAY IN CAMPO A proposito di fair play: ce n’è un altro, quello del comportamento di giocatori e tifosi, che determina una classifica annuale. Le prime tre nazioni ricevono un club in più in Euroleague. E sono Olanda, Inghilterra e Irlanda per il fair play. Certo, con il comportamento dei tifosi del Feyenoord a Roma negli occhi...