04/06/2015 14:16
LEGGO (F. BALZANI) - Senza invito non si entra. L’imbucato Garcia resterà fuori dal summit odierno di Londra con Pallotta a cui invece prenderanno parte il ds Sabatini, il dg Baldissoni, l’ad Zanzi e Alex Zecca braccio destro del presidente. Il tecnico, che aveva annunciato la sua presenza all’incontro sabato in conferenza, ieri era a Parigi ed era pronto ad imbarcarsi stamattina verso la capitale inglese. Il club però lo ha gelato: «La tua presenza non è necessaria». Per Pallotta basta e avanza il chiarimento tra Garcia e Sabatini avvenuto a pranzo martedì. Nell’incontro di oggi (ma anche ieri i dirigenti si sono visti) si parlerà soprattutto di fatturati, bilanci, assetti societari e stipendi dei dipendenti. E solo marginalmente di budget e operazioni di mercato. Materie che non riguardano il tecnico al quale è stato proposto di collegarsi tramite web cam.
La porta in faccia ha indispettito Garcia che già si era visto bocciare alcune proposte: dal ritiro pre-derby all’estero alla scelta di staff tecnico e medico. Inoltre Rudi ha paura di uscirne malissimo con giocatori e tifosi dopo quanto detto in conferenza. Uno scenario da guerra fredda che ricorda la situazione Baldini e potrebbe peggiorare in caso di cessione di Gervinho (sfumato Mavuba, resta in stand-by Ayew). Garcia partirà per le vacanze con la compagna e il telefono costantemente accesso. Nonostante le rassicurazioni fornite a Sabatini, infatti, a tenere il tecnico sulla panchina giallorossa c’è soprattutto la mancanza di offerte. Se dovesse farsi avanti qualche club (forse anche lo stesso Napoli visto che Emery, corteggiato dal City, potrebbe restare al Siviglia) Garcia potrebbe pensare alle dimissioni che libererebbero la Roma da uno stipendio totale da 17 milioni lordi. «Senza sintonia è meglio dirsi addio, doveva avvenire anche con Spalletti», il pensiero di Perrotta. In caso di addio non sarà solo Sabatini a scegliere il 5° allenatore in 5 anni. Anche il ds - che al ritorno da Londra terrà una conferenza stampa - è sotto la lente d’ingrandimento di Pallotta intenzionato a essere più presente sul territorio. Tornano così in auge Montella (non in buoni rapporti col ds), Mazzarri e Sarri (che piace molto a Sabatini), mentre all’estero piacciono Emery, Koeman e Bielsa.
Nel summit si parlerà anche della situazione Nainggolan. Il belga è in attesa di essere riscattato e ieri ha allarmato i tifosi: «Sono felice a Roma e ormai mi sento mezzo italiano anche se parlo 6 lingue, ma a questi livelli tutto può succedere. Seguo sempre le partite della Premier».