IL PUNTO DEL LUNEDI' - Caputi, Mura, Sconcerti

01/06/2015 17:22

LAROMA24.IT - Il campionato della Roma finisce con l'amaro in bocca. L'accesso diretto alla conquistato attraverso la vittoria nel derby è stato, se non cancellato, quantomeno  messo in ombra dalla sconfitta dell'Olimpico contro il Palermo. Le parole spese da  nel pre e nel post gara, poi, hanno acceso la discussione a Trigoria.

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Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.

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LA REPUBBLICA (G. MURA)

C’è poi il caso che le grandi, oltre che piccole nei fatti, si rivelino grandi a metà. E’ il caso delle romane e del . In teoria la Roma ha fatto quasi tutto quello che poteva alla luce di due gravissimi handicap, gli infortuni di e . Erano due colonne vere, al loro posto due colonne di cartapesta, come nei kolossal girati a Cinecittà. Aggiungiamo un girone di ritorno con poco , poco e poco . Mettiamo sul piatto anche acquisti che non hanno avuto né il tempo né lo spazio per dimostrare quanto valessero. E poi l’ostinata rinuncia a una vera punta centrale e una preparazione atletica non azzeccatissima. Se può sembrare ingeneroso criticare il secondo posto della Roma, e in un certo senso lo è, non è affatto ingeneroso sottolineare la vera fine delle ostilità ossia la vittoria della per kotoko: tra gennaio e febbraio. Un anno fa la Roma aveva tenuto duro più a lungo, era più squadra. Non aveva preso la terrificante sberla col Bayern, ma non credo sia tutta qui la spiegazione. Non era più la stessa squadra, non è scattata la reazione. La chiesa è ancora al centro del villaggio, ma non tutti i fedeli sono sensibili al rintocco delle campane di . Ecco perché, oltre che per meriti suoi, la ha vinto a mani basse e nessuno potrà avere da ridire sul suo quarto scudetto consecutivo.

IL MESSAGGERO (M. CAPUTI)

Mentre la Lazio si gode l’ultimo sforzo, la Roma s’interroga sulle parole di che, con i suoi fumosi contenuti, ha squarciato il cielo giallorosso, spiazzando la società e dividendo la tifoseria. Le spiegazioni alle sue esternazioni nel dopo gara con il Palermo, sono apparse più di facciata e poco convincenti. La sua sembra una sfida: contro chi? Non è questo il modo migliore per ripartire e lavorare alla prossima stagione. Senza unione e condivisone sarà difficile superare e risolvere i problemi e gli errori che hanno condizionato il campionato appena concluso.

IL CORRIERE DELLA SERA (M. SCONCERTI)

E' stato un campionato in cui si è cercato un modo diverso di fare gol. È invecchiato il 3-5-2 ma non è riuscito a imporsi il 4-2-3-i che piace invece all'Europa e senza il quale si sembra tutti sempre un po' scolari. Ci si è in sostanza adattati a un all'italiana, cioè senza ali vere, ma attacchi pieni di trequartisti. Un ibrido mediterraneo, o più semplicemente un'invenzione. II risultato complessivo non è male. Una cinquantina di reti meno dello scorso anno, molto vicino a mille, un passo indietro rispetto alle ultime due stagioni, ma non ancora un avvertimento. Garda ha appena finito di dire che c'è stato un avversario troppo superiore a tutti gli altri, la . Questo è quello che abbiamo pensato tutti, poi si scopre che la ha fatto circa i punti che ha fatto un anno fa la Roma. Se la Roma si fosse soltanto ripetuta sarebbe stata all'altezza dei campioni. La realtà sta dentro un maggiore equilibrio, sono aumentati i pareggi che insieme hanno tolto quasi cento punti in generale. È questo che ha fatto sembrare tutto molto più vicino di quel che era. (...)