15/06/2015 14:42
IL MESSAGGERO (M. TENERANI) - Immobile pensa a tutto, anche a un possibile addio al Dortmund perché la stagione in arrivo diventa decisiva per fare un Europeo da protagonisti. La dedica al Napoli di Sarri è eloquente: «Al di là della Juve, la squadra che ha giocato meglio di tutte è stato l’Empoli di Sarri. È un allenatore molto preparato, il Napoli ha fatto la scelta giusta». Del resto il Napoli gli appartiene nei sentimenti e un ritorno in Italia, addirittura a casa, non sarebbe male… Siamo in pieno mercato, dichiarazioni così fanno riflettere. Ciro, poi, spiega ancora meglio la sua situazione al Dortmund: «Fa piacere l’accostamento a tante squadre come ho letto, ed essendo italiano… Però l’anno prossimo bisogna fare una scelta importante. Se dovessi cambiare, dovrei tenere presente l’Europeo e dovrei fare una stagione come quella dell’anno scorso al Toro. Non è detto che non possa farla a Dortmund, ci sarà un’occasione anche lì visto che abbiamo cambiato allenatore».
Poi l’analisi della stagione: «Il mio problema principale è stato che la squadra non ha giocato da Dortmund, una squadra da 50 occasioni a partita che quest’anno ha fatto fatica a portare la palla nell’area avversaria. Era difficile per chi sta lì da 4-5 anni, figuriamoci per me. Non mi piace andare via, o restare, da perdente: voglio lasciare un bel ricordo, per questo sto pensando molto a cosa fare». Si vira su domani, a Ginevra, amichevole col Portogallo (assente Ronaldo): «Manca l’ultima partita della stagione, vogliamo finire bene l’anno». Il suo rivale Pellè, alla Rai, ha invece rivelato: «Da ragazzo il ritiro con Zeman era così duro che volevo smettere ».
VAZQUEZ ALL’ATTACCO – Franco Vasquez, gioiello italo-argentino del Palermo, ha raccontato il suo percorso: «Aver scelto l’Italia è per me un motivo di grande orgoglio, difendere i colori di questa maglia che ha una grande storia mi fa piacere. Sono felice di far parte del gruppo, se poi avessi più spazio lo sarei di più. Conte venne a vedere gli allenamenti al Palermo, Iachini poi mi chiamò da parte e mi chiese se volessi far parte del gruppo azzurro: dissi subito di sì senza pensarci molto. Il ct mi schierada attaccante destro nel 4-3-3 ma a me piacerebbe giocare più vicino alla porta». Ieri, però, insieme a Immobile Conte ha provato El Sharaawy e Candreva, con Pirlo, Soriano e Bertolacci a centrocampo. Dietro De Sciglio, Bonucci, Chiellini e Darmian con Sirigu in porta.