07/06/2015 16:01
CORSERA (G. PIACENTINI) - Da Ferguson giallorosso ad allenatore sotto tutela. In pochi mesi Rudi Garcia ha cambiato status. Un anno fa gli fu allungato il contratto (da giugno 2015 a giugno 2018) e raddoppiato l’ingaggio (da 1,2 ad oltre 2,5 milioni netti a stagione). Ora deve solo allenare la squadra, al resto ci pensano i dirigenti.
Il primo a saltare è stato il preparatore Paolo Rongoni, responsabile del crollo atletico della squadra («correvamo 60 minuti» le parole di Pallotta alla Gazzetta dello Sport), sostituito da Darcy Norman.
Gervinho, l’unico calciatore che Garcia è riuscito a «imporre» a Sabatini, è sul piede di partenza per l’Al-Jazira: oggi il presidente della squadra degli Emirati cercherà di strappargli la firma. Rio Mavuba, altro pallino di Garcia, ha rinnovato con il Lille. Ayew è in stand-by da giorni. Keita è partito per le vacanze senza rinnovo.
Il club, semmai, si è mosso con il Borussia Dortmund per Ciro Immobile: valutazione sui 15 milioni, difficile dire che sia una prima scelta di Garcia.
L’allenatore ha incassato la fiducia di James Pallotta, ma in passato il presidente aveva detto che Franco Baldini e Medhi Benatia non si sarebbero mossi da Roma. E poi se ne sono andati.