06/07/2015 13:46
GASPORT (F. ODDI) - C’è una squadra intera di ragazzi in età da Primavera in ritiro con Rudi Garcia: 11 nati dal primo gennaio 1996, un portiere (il romeno Pop), tre difensori (Calabresi, Capradossi e Anocic), tre centrocampisti centrali (Machin, D’Urso e Ndoj), un’ala/trequartista (Lorenzo Di Livio) e tre attaccanti (Verde, Sanabria e Vestenicky). Una squadra che non giocherà insieme, perché troppo sbilanciata in avanti, ma anche perché molti tra poco saranno altrove: Verde andrà al Frosinone, Calabresi e Capradossi sono stati richiesti dal Brescia (che vuole anche Mazzitelli, di ritorno dal Sudtirol, Di Mariano e Somma), Sanabria è da gennaio che deve andare a giocare in prestito, partiranno pure il regista Machin e il centravanti Vestenicky, riscattato dal Nitra dopo un anno e mezzo, già richiesto in B.
PROMOSSI Tra quelli che rimarranno c’è sicuramente Ionut Pop, arrivato due anni fa: era la riserva di Marchegiani, che andrà alla Pistoiese, lasciandogli la maglia numero 1 della Primavera. È nato nel ’97 il portiere romeno, come il terzino sinistro croato Anocic, il centrocampista D’Urso e il fantasista Di Livio: a inizio stagione si tenevano compagnia in panchina con la Primavera, il primo a mettersi in luce è stato D’Urso, reinventato interno da Alberto De Rossi, dopo anni da esterno d’attacco. Scelta fortunata: lo ha portato prima in Under 18, ora da Rudi Garcia, anche se poi a fine stagione il tecnico gli ha preferito Emanuele Ndoj, di un anno più vecchio, meno mobile ma più robusto. È stata la sorpresa delle finali scudetto l’albanese arrivato un anno fa dal Padova, fino a gennaio non aveva fatto due partite di fila, ha chiuso l’anno con sole 14 presenze. Tra queste però il quarto di finale con il Siena — in cui ha anche segnato — e la semifinale con la Lazio: restano troppo poche per trovare una squadra in prestito, rimarrà in Primavera a fare il fuoriquota, e nel frattempo farà un po’ di esperienza con i grandi.
TALENTI I più estrosi della classe ’97 sono Anocic e Di Livio: il primo ha giocato poco, chiuso dal fuoriquota Sammartino, crossa bene e salta l’uomo con facilità ma deve crescere molto nella fase difensiva, Di Livio è invece un esterno d’attacco talentuoso e completo, che deve solo fare esperienza. E lavorare con avversari più grandi e smaliziati di lui, l’unica cosa di cui ha bisogno per crescere ancora.