22/07/2015 13:55
CORSERA (G. PIACENTINI) - Forse non ha tutti i torti Rudi Garcia, quando dice che gli è piaciuta di più «la Roma del secondo tempo rispetto a quella del primo». La squadra che ha iniziato ieri la seconda amichevole di Melbourne contro il Manchester City, dopo quella col Real Madrid, è la stessa infatti che per almeno metà degli uomini inizierebbe il campionato, se si giocasse oggi: il tridente Gervinho, Totti e Iturbe, Pjanic e De Rossi a centrocampo, Florenzi, Manolas e De Sanctis in difesa, forse persino Torosidis a sinistra, viste le condizioni di Cole.
Da loro il tecnico si aspettava qualcosa in più che non è arrivato, e allora la speranza è tutta in queste quattro settimane che mancano al via della nuova stagione, con l’auspicio che i tre rinforzi chiesti a gran voce da Garcia arrivino quanto prima. Intanto, visto che pregi e difetti della Roma attuale sono gli stessi del passato, Garcia al termine della partita ha preferito sottolineare le cose positive messe in mostra col City: «È stata una prova di forza da parte del gruppo - le sue parole - dal punto di vista mentale. Abbiamo rimontato, questo è importante, e i gol sono frutto di errori individuali. Cole, ad esempio, ha sbagliato, ma non è stato certo favorito dal campo, che non era adatto per partite di questo livello». Sarà ma a Roma, tra siti e radio private, si è scatenata la bufera per l’ingenuità dell’inglese e soprattutto per il ridicolo «cucchiaio» di Doumbia in occasione del rigore fallito.
Di mentalità ha parlato anche Seydou Keita: «È stata quella giusta ed è un aspetto positivo. Ci attende una stagione lunga e complicata, non ci sarà solo la Juve, ma anche Milan e Inter che si sono rinforzate. Noi stiamo bene, abbiamo tenuto testa al Real e al City ed è un buon punto di partenza». Non ha parlato dopo la partita, ma lo aveva fatto prima a Fox Australia Miralem Pjanic. Davanti al suo amico Dzeko, rimasto in panchina assieme a Jovetic per 90’, il bosniaco ha sfoderato una prestazione di livello con tanto di gol di qualità. «Risolti i problemi fisici, questo è quello che può dare», ha detto Garcia col sorriso, ben felice di ritrovare ad alti livelli uno dei suoi punti di riferimento. Pjanic, dal canto suo, si gode i complimenti per il gol e continua a ribadire che aspetta il suo amico Dzeko: «Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni, io gli ho parlato, lui è un calciatore che può darci tanto».
Anche Miralem, archiviati i problemi fisici che lo hanno tormentato da gennaio a maggio, può dare tanto alla Roma che verrà. Lui ci spera, ma sa anche che non è il caso di farsi troppe illusioni: «Mi auguro di restare a lungo perché qui sono felice, e perché la Roma sta facendo di tutto per costruire una squadra ancora più forte. La Juve la scorsa stagione ha vinto il campionato anche perché ha saputo affrontare meglio i momenti di pressione. Quest’anno siamo motivati per provare a vincerlo noi».